Stato di conservazione
L’osservazione
sia visiva che tattile evidenziava uno stato di
conservazione assai precario, tanto da suggerire e far
decidere una procedura di somma urgenza da parte della
Sovrintendenza.
Durante questo esame si poteva costatare quanto le
ridipinture avevano, nei secoli, potuto rendere la
superficie cromaticamente non di realizzazione medioevale.
I colori del manto e dei vestiti risultavano di un colore
verde grigio e quasi omogeneo con la parte di ricamato; era
chiaro che si trattava di interventi
molto sommari e con colori che oggi vengono usati per
verniciature di infissi o simili tanto da rendere tutta la
superficie della mirabile scultura falsata sia da un punto
di vista estetico che storico.
Per quanto concerne lo stato di conservazione del legno era
riscontrabile un forte deperimento dovuto a interventi poco
accurati e al notevole attacco di tarme che avevano in
alcuni punti ridotto il legno alla consistenza di una
spugna.
Dopo
aver eseguito prelievi e analisi, dai risultati ottenuti è
stato possibile eseguire saggi di pulitura che hanno dato i
seguenti risultati:
scultura
eseguita utilizzando legno di pioppo(cirmolo);
policromia
con strato di preparazione(mastica)
in gesso di Bologna e colla animale (pesce);
pigmenti
con legante organico;
le
stratigrafie lucide hanno confermato i vari strati di
ridipintura nei secoli, si vedono con chiarezza all’osservazione
al microscopio elettronico tutti i passaggi stratigrafici
fino allo strato di preparazione. |
Pulitura
Dopo aver
eseguito i vari saggi in zone più nascoste alla visione e
confortati dalle analisi, si è proceduto alla pulitura messa
a punto con le necessarie prove.
Un primo impacco ha avuto modo di agire sul primo strato di
ridipintura mentre un secondo lavoro eseguito con tamponcini
di cotone imbevuti toglievano gli strati più vicini all’originale.
Un grosso lavoro di rifinitura meccanica a bisturi chirurgico
rendeva le parti pulite pressoché perfette.
I
valori cromatici che emergono da tale operazione rendono l’opera
artisticamente di grande godibilità estetica ed allo stesso
tempo danno un recupero storico di quello che era l’arte scultorea
medioevale.
La Madonna di S. Maria a Fiume, al termine del restauro
recupererà quell’importanza artistica che la qualità gli
ha donato e la renderà ancora più bella e mistica anche dal
punto di vista devozionale.
La scultura è tuttora in corso di restauro e si prevede di
poterlo terminare entro il mese di luglio 2001.
Rossano Pizzinelli
Resp.
del Restauro
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