Per
la festa della mamma adotta una mamma extracomunitaria
che è priva di lavoro in Italia
Appello del teologo moralista campano padre Antonio
Rungi
|
"Adotta una mamma
extracomunitaria disoccupata presente In Italia per festeggiare davvero
l’annuale ricorrenza della festa della mamma", è questo l’appello
che viene dal teologo moralista campano padre Antonio Rungi, direttore
dell’Ufficio comunicazioni sociali della Diocesi di Sessa Aurunca (Ce).
"Il dramma di
tante madri disoccupate, sfruttate, senza supporto psicologico, senza
famiglie e lontane dalla patria e dai propri cari deve fare aprire gli
occhi degli italiani sui tanti drammi che si consumano quotidianamente
nel silenzio generale. I moltissimi profughi, soprattutto donne e
bambini, giunti nel nostro Paese e di cui non si sente più parlare da
mesi devono venire allo scoperto mediante un’opera di solidarietà e
di accoglienza verso le madri ed i loro bambini. Il modo concreto –precisa
padre Rungi- per raggiungere questo scopo è quello dell’adozione in
loco.
Non si tratta di alimentare nuove forme di dipendenza e di schiavitù,
ma semplicemente di aiutare quelle mamme in difficoltà all’inizio
della loro permanenza in Italia, quando non hanno nulla e rischiano di
essere sfruttate da gente senza scrupoli. In ogni città e paese d’Italia
si conoscono i casi particolari. Perché allora non fa scattare la
solidarietà e devolvere anche ufficialmente quell’aiuto economico
necessario per salvare la vita di una mamma e dei suoi bambini? Spesso
–precisa padre Rungi - si devolvono offerte ad organizzazioni di ogni
genere, di cui non si sa più niente e magari non si fa il bene alle
persone in difficoltà che sono sotto i nostri occhi e ci chiedono aiuto
con un gesto e semplicemente con il silenzio.
Mi rivolgo – conclude padre Rungi- soprattutto alle comunità
parrocchiali ed ai fedeli laici dell’intera penisola italiana,
affinché non facciano passare sottosilenzio questa nuova opportunità
di organizzare una rete di solidarietà nei confronti delle madri
extracomunitarie, regolari o clandestine, perché abbiano un aiuto per
sopravvivere".
Lunedì 6 maggio 2002,
ore 23,30
L’Addetto stampa
INIZIO
PAGINA |