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COMUNICATO STAMPA
Lunedì 6 maggio 2002, ore 23,30

Diocesi di Sessa Aurunca, Ufficio comunicazioni sociali, Direttore: padre Antonio Rungi
Tel. 0823978314
Cell. 338/6474243

Per la festa della mamma adotta una mamma extracomunitaria che è priva di lavoro in Italia
Appello del teologo moralista campano padre Antonio Rung
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"Adotta una mamma extracomunitaria disoccupata presente In Italia per festeggiare davvero l’annuale ricorrenza della festa della mamma", è questo l’appello che viene dal teologo moralista campano padre Antonio Rungi, direttore dell’Ufficio comunicazioni sociali della Diocesi di Sessa Aurunca (Ce).

"Il dramma di tante madri disoccupate, sfruttate, senza supporto psicologico, senza famiglie e lontane dalla patria e dai propri cari deve fare aprire gli occhi degli italiani sui tanti drammi che si consumano quotidianamente nel silenzio generale. I moltissimi profughi, soprattutto donne e bambini, giunti nel nostro Paese e di cui non si sente più parlare da mesi devono venire allo scoperto mediante un’opera di solidarietà e di accoglienza verso le madri ed i loro bambini. Il modo concreto –precisa padre Rungi- per raggiungere questo scopo è quello dell’adozione in loco.
Non si tratta di alimentare nuove forme di dipendenza e di schiavitù, ma semplicemente di aiutare quelle mamme in difficoltà all’inizio della loro permanenza in Italia, quando non hanno nulla e rischiano di essere sfruttate da gente senza scrupoli. In ogni città e paese d’Italia si conoscono i casi particolari. Perché allora non fa scattare la solidarietà e devolvere anche ufficialmente quell’aiuto economico necessario per salvare la vita di una mamma e dei suoi bambini? Spesso –precisa padre Rungi - si devolvono offerte ad organizzazioni di ogni genere, di cui non si sa più niente e magari non si fa il bene alle persone in difficoltà che sono sotto i nostri occhi e ci chiedono aiuto con un gesto e semplicemente con il silenzio.
Mi rivolgo – conclude padre Rungi- soprattutto alle comunità parrocchiali ed ai fedeli laici dell’intera penisola italiana, affinché non facciano passare sottosilenzio questa nuova opportunità di organizzare una rete di solidarietà nei confronti delle madri extracomunitarie, regolari o clandestine, perché abbiano un aiuto per sopravvivere".

Lunedì 6 maggio 2002, ore 23,30

L’Addetto stampa

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