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dal sito web Santi e Beati, una scheda sulla  Beata Vergine Maria del Monte Carmelo

Chiesa delle Suore Stimmatine, Mondragone (CE). Festa religiosa in onore della Madonna del Carmine. Ampia partecipazione di villeggianti
Comunicato stampa del 16 luglio 2002

Diocesi di Sessa Aurunca
Uff. comunicazioni sociali; Uff. pastorale del turismo
Direttore: padre Antonio Rungi
Tel. 0823978314; Cell. 338/6474243

Grande partecipazione di fedeli, soprattutto villeggianti di origine napoletana, questa mattina, alle ore 8.00, alla celebrazione della santa messa officiata da padre Antonio Rungi, presso la chiesa delle Suore Stimmatine di Mondragone in occasione della festa della Madonna del Carmine. Festa molto sentita e partecipata dai devoti della Madonna Bruna, che registra fedeli in ogni parte della Regione Campania.
Durante l’omelia, padre Antonio Rungi ha messo in risalto il significato religioso della festa ed ha richiamato all’attenzione dei fedeli presenti la storia ed il culto della Vergine del Carmelo, con particolare attenzione alla consegna dello scapolare ed al suo significato religioso e spirituale.

«La regina del Cielo –ha detto padre Antonio Rungi- apparendo tutta raggiante di luce, il 16 luglio 1251, al vecchio generale dell'Ordine Carmelitano, San Simone Stock, porgendogli uno scapolare detto comunemente "Abitino" così gli parlò: "Prendi figlio dilettissimo, prendi questo Scapolare del tuo Ordine, segno distintivo della mia Confraternita, privilegio a te e a tutti i Carmelitani. Chi morrà rivestito di questo abito non soffrirà le pene dell’Inferno; questo è un segno di salute, di salvezza nei pericoli, di alleanza di pace e di patto sempiterno». 
Detto questo la Vergine scomparve in un profumo di cielo, lasciando nelle mani di Simone il pegno della sua grande promessa. La Madonna , dunque –ha proseguito padre Rungi- con la sua rivelazione, ha voluto dire che chiunque indosserà e porterà per sempre l'Abitino, non solo sarà salvato eternamente ma sarà anche difeso in vita dai pericoli. Non bisogna credere, tuttavia – ha precisato padre Rungi- che la Madonna, con la sua grande promessa voglia ingenerare nell'uomo l'intenzione di assicurarsi il Paradiso, continuando più tranquillamente a peccare, o forse la speranza di salvarsi anche privo di meriti, ma piuttosto che in forza della sua Promessa, ella si adopera in maniera efficace per la conversione del peccatore, che porta con fede e devozione "l'Abitino" fino in punto di morte».

Il sacerdote, poi, ha ripercorso le tappe fondamentali della storia della devozione alla Madonna del Carmine, dalla prima esperienza del Profeta Elia, alla costituzione della prima comunità di monaci oranti sul Monte Carmelo dopo l’anno Mille e soprattutto della storia del celebre scapolare del Carmine.

«Nel Medioevo –ha ricordato il celebrante- molti cristiani volevano legarsi agli Ordini religiosi allora fondati: Francescani, Domenicani, Agostiniani, Carmelitani. Sorse un laicato associato ad essi per mezzo delle Confraternite. Gli ordini religiosi provvidero a dare ai laici un segno di affiliazione e di partecipazione al loro spirito e apostolato. Questo segno era costituito da una parte significativa dell'abito: cappa, cordone, scapolare. Tra i Carmelitani si stabilì lo scapolare, in forma ridotta, come espressione d'appartenenza all'ordine e di condivisione della sua devozione mariana.
Ormai lo scapolare della Vergine del Carmine è un segno approvato dalla Chiesa e proposto dall'Ordine Carmelitano come manifestazione dell'amore di Maria per noi e come espressione di fiducia filiale da parte nostra in Lei, di cui vogliamo imitare la vita. Lo scapolare in origine era un grembiule che i monaci indossavano sopra l'abito religioso durante il lavoro manuale. Col tempo assunse il significato simbolico del voler portare la croce di ogni giorno, come i veri seguaci di Gesù. In alcuni Ordini religiosi, quale il Carmelo, divenne segno della decisione di vivere la vita come servi di Cristo e di Maria. Lo scapolare simboleggiò il vincolo speciale dei Carmelitani a Maria, Madre del Signore, esprimendo la fiducia nella sua materna protezione e il desiderio di seguire il suo esempio di donazione a Cristo e agli altri. Si è così trasformato in un segno mariano per eccellenza».

Mondragone 16 luglio 2002, Ore 11.00 L’Addetto Stampa

Padre Antonio Rungi
antonio.rungi@tin.it

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