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Canonizzazione di padre Pio da Pietrelcina.
Un forte appello alla conversione e al rinnovamento spirituale
Comunicato stampa del 5 giugno 2002

Diocesi di Sessa Aurunca
Ufficio comunicazioni sociali
Direttore: padre Antonio Rungi
Tel. 0823978314; Cell. 338/6474243

"C’è il rischio che la canonizzazione di padre Pio da Pietrelcina si trasformi in un fatto folcloristico o culturale, o peggio in un avvenimento mediatico fine a se stesso. In realtà, questo evento di grazia, atteso da tutti i suoi veri devoti, è un forte appello alla conversione e al rinnovamento spirituale di ciascuno e di tutti", è quanto dichiara padre Antonio Rungi, teologo moralista campano, figlio spirituale di padre Pio da Pietrelcina, al quale il sacerdote ha dedicato recentemente un rosario meditato. (Clicca QUI per visualizzare la pagina del documento)

"Un santo può e deve essere venerato in tutta la Chiesa. Perciò ben vengano trasmissioni e soprattutto informazioni per far conoscere il nuovo santo, che sarà canonizzato il 16 giugno a Roma –prosegue padre Rungi- purché si inquadrino in un contesto di spiritualità e di autentica religiosità. Avendo conosciuto personalmente padre Pio e ricordando il suoi consigli, sicuramente al nuovo santo piacerebbe molto di più il silenzio interiore e la cura spirituale della propria anima, piuttosto che la cura della propria immagine o il rumore intorno alla sua persona".

Da un punto di vista morale, secondo padre Rungi, "la canonizzazione di padre Pio è sicuramente uno scossone significativo non solo per le due regioni direttamente interessate all’avvenimento, e cioè la Puglia e la Campania, ma per tutta l’Italia, in quanto il frate delle stimmate è ben conosciuto e soprattutto venerato in ogni parte del Paese. 
Venerazione che a volte tuttavia potrebbe sfociare in fanatismo se non ben guidato e diretto da chi è preposto alla vigilanza sulla sana dottrina e sul culto divino. Inoltre –conclude il teologo campano, padre Antonio Rungi- il neo-santo, di origine sannita, è una straordinaria benedizione dal cielo, che piove non solo sui suoi devoti e sulle attività promosse da questo eroe del nostro tempo, ma sul mondo intero, avendo egli devoti dovunque. Una benedizione che mi auguro possa trasformarsi in uno stile di vita come quello di padre Pio improntato alla carità, al sacrificio, all’amore vero verso Dio e i fratelli, alla rettitudine e coerenza morale, al perdono, al coraggio della testimonianza, alla sofferenza come via di salvezza per sé e per i fratelli. Che senso parlare e scrivere tanto su questo santo se poi non restiamo affascinati e travolti dal suo messaggio?".

Mercoledì 5 giugno 2002, ore 12.00        L’Addetto stampa

Padre Antonio Rungi
antonio.rungi@tin.it

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