“Crisi della famiglia, causa diretta della crisi di fede in Italia.”
Di padre Antonio Rungi |
Comunicato stampa
Domenica
27 maggio
2007, ore
17,00
“La crisi della famiglia ha determinato anche la crisi di fede in
Italia”, è quanto ha detto padre Antonio Rungi, teologo morale,
superiore provinciale emerito dei Passionisti di Napoli,
celebrando la Santa Messa solenne nella Chiesa delle Suore di
Gesù Redentore in Mondragone (Ce), alla presenza di numerosi
fedeli. “La causa immediata del crollo della pratica religiosa
nei bambini e nei giovani è dovuta –ha proseguito il teologo
morale- alla scarsa attenzione dei genitori, soprattutto più
giovani, alla formazione cristiana dei propri figli. La mancanza
di esempi, la poca attenzione al discorso religioso nella
propria ed altrui vita, soprattutto nei confronti di figli ha
portato progressivamente ad un sistematico allontanamento dei
ragazzi e delle nuove generazione dalla pratica religiosa.
Mancando chiaramente di punti di riferimento spirituale e morale
ne è venuto di conseguenza anche un crollo da un punto di vista
di vita coniugale e relazionale tra la coppia e tra genitori e
figli. Una famiglia dove la fede è marginale più difficilmente
si superano le difficoltà relative ai rapporti interpersonali.
In una famiglia ove, invece, la fede, uno stile di vita
cristiana autentico è ben vissuto e testimoniato si superano con
facilità le difficoltà della quotidianità, perché alla base del
proprio progetto di vita non c’è l’io, ma Dio”.
Ai diversi genitori e nonni presenti, nonché alla comunità
religiosa delle Suore di Gesù Redentore, che per anni hanno
formato alla fede e alla vita sociale intere generazioni di
bambini orfani ed abbandonati, padre Antonio Rungi ha rivolto un
caloroso appello: “Siate testimoni credibili della fede in
Cristo, soprattutto in un mondo come il nostro ove la coerenza e
la fedeltà ai principi ispiratori della propria vita è
continuamente messa in discussione, anzi fortemente disattesa
per andare dietro a mode e mentalità, nelle quali prevalgono i
desideri della carne e non quelli dello spirito. E chi si lascia
–ha concluso padre Rungi- guidare dalle passioni che trovano la
loro sorgente nella fragilità e nella debolezza della natura
umana non potrà certamente portare frutti di pace, bontà,
generosità, amore, pazienza, gioia e mitezza, che sono frutti
spirituali e pertanto doni dello Spirito Santo. Ai giovani
insegnate ad amare e ad essere felici per ciò che possiedono di
spirituale, pur non sminuendo il valore, l’importanza e
l’utilità delle cose materiali”.
Mondragone, 27 maggio 2007
P.Antonio
Rungi
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