“Roma. Avviata la Causa di Beatificazione e Canonizzazione
del Servo di Dio, padre Teodoro Foley.”
Di padre Antonio Rungi |
Comunicato stampa
Martedì
8 maggio
2007, ore
10,00
Con editto del Vicariato di Roma, datato 3 maggio 2007, è stata
avviata la Causa di Beatificazione e Canonizzazione del Servo di
Dio, padre Teodoro di Maria Immacolata Foley (al secolo Daniel),
sacerdote professo della Congregazione della Passione di Nostro
Signore Gesù Cristo, già Superiore Generale dei Passionisti.
Padre Teodoro Foley era nato a Springfield negli Stati Uniti, il
3 marzo 1913. Entrato tra i Passionisti della Provincia
religiosa di San Paolo della Croce, aveva emesso la professione
dei voti il 15 agosto 1933, ed era stato ordinato sacerdote il
23 aprile 1940. Dopo aver conseguito la Laurea nell’Università
cattolica di Washington, si dedicò per diversi anni
all’insegnamento e alla direzione spirituale dei giovani
studenti passionisti, finché fu eletto – nel 1956 – Rettore del
Ritiro di San Paolo della Croce a Pittsburg. Nel 1958 fu eletto
Consultore generale della Congregazione della Passione e quindi
si trasferì a Roma, nella Casa generalizia dei Santi Giovanni e
Paolo. Dal 12 ottobre 1960 fece parte della Commissione
preparatoria del Concilio Vaticano II per i Religiosi. Il 38°
Capitolo generale dei Passionisti, riunito a Roma nel 1964, lo
elesse, il 7 maggio, Preposito Generale. Nel 1969 e nel 1970
presiedeva le due sessioni del Capitolo Generale Speciale,
indetto per l’aggiornamento della Congregazione della Passione
secondo le norme del Concilio Vaticano II. E, nella seconda
sessione, veniva rieletto alla carica di Preposito Generale.
Padre Teodoro nel 1974 fu ricoverato presso la Clinica Maria
Potter, delle Blue Sisters, in Via S.Stefano Rotondo di Roma,
per la cura di una infezione paratifoidea, probabilmente
contratta durante una visita alle Missioni Passioniste in
Oceania. Nel mese di settembre aveva superato una complicazione
broncopolmonare che, però, aveva lasciato delle conseguenze
cardiache. Il 9 ottobre 1974, alle ore 23.05 nella Casa
generalizia dei Santi Giovanni e Paolo un infarto al miocardio
pose fine alla sua vita terrena, dopo aver servito con grande
amore e dedizione la Chiesa e la Congregazione della Passione
nei molteplici uffici assunti nel corso della sua vita in un
momento di profonde trasformazioni all’interno della vita
consacrata.
Tutti i passionisti, entrati nella Congregazione prima e dopo la
seconda guerra mondiale, hanno avuto la gioia di conoscere
questo religioso di grande umanità e sensibilità, soprattutto
quando la Provvidenza lo pose a capo della famiglia passionista
come guida carismatica e attenta del numeroso gregge, ormai
diffuso in ogni angolo della Terra, come quello della
Congregazione di San Paolo della Croce.
Il Servo di Dio, uomo di viva preghiera, dotato di un grande
equilibrio interiore, amato e stimato da tutti coloro che
venivano a contatto con lui a motivo della sua bontà,
affabilità, signorilità e soprattutto semplicità ha testimoniato
con la vita e le parole il compito affidatogli dalla Chiesa di
annunciare il Vangelo della Passione, esortando i suoi
confratelli a vivere in pienezza l'essenza della grazia nella
loro vocazione religiosa. “Rinnovando il mio proposito di
servire la Congregazione con lo stesso spirito di servizio di
San Paolo della Croce, nostro Fondatore, auguro ogni benedizione
dal Signore a tutti i religiosi”, così scriveva ai Passionisti
di tutto il mondo nella Lettera del 12 giugno 1970.
Col passare degli anni, essendo aumentata la sua fama di
santità, il Capitolo generale dei Passionisti dell’ottobre 2006,
ha chiesto esplicitamente di dare inizio alla Causa di
Beatificazione e Canonizzazione del Servo di Dio. Causa che con
l’editto dei giorni scorsi si avvia ufficialmente e che sarà
occasione per recuperare informazioni, scritti e testimonianze
su questo nuovo Servo di Dio della Congregazione dei
Passionisti.
Napoli, 8 maggio 2007
L’Addetto Stampa- Curia provinciale- Passionisti
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