“Giovani, armatevi della forza dell’amore che trasforma
il mondo”.
Di padre Antonio Rungi |
Comunicato stampa
Mercoledì
28
febbraio
2007, ore 13,00
“Giovani, armatevi della forza dell’amore che trasforma il mondo”, è l’appello del teologo morale, padre Antonio Rungi, superiore provinciale dei Passionisti di Napoli, per una “Quaresima nel segno della solidarietà”. Celebrando la Santa Messa, delle ore 7,30 di questa mattina, in occasione della “statio quaresimale” nel Monastero delle Carmelitane Scalze dei Ponti Rossi di Napoli, padre Rungi, durante l’omelia tenuta alle monache ed ai fedeli presenti, ha sottolineato “l’importanza di sostenere la cultura dell’amore rispetto a quella dell’odio e della violenza che sempre più caratterizza le vicende umane delle nostre popolazioni, come ci testimoniano i fatti di sangue e di cronaca nera di questi giorni”. Nello sviluppare la riflessione, padre Rungi ha evidenziato “la necessità di coinvolgere tutti i giovani in un progetto d’amore che parta dalle mozioni del cuore. Se non è il cuore a commuoversi, a sentire le forti emozioni per il bene, il bello, per l’amore fraterno a nulla valgono i messaggi e gli inviti che continuamente facciamo per risvegliare le coscienze e per avere risposte più umane e civili ad una disumanità che sempre più occupa gli spazi dell’informazione e della cronaca di tutti i giorni. Si resta esterrefatti –ha concluso padre Rungi- di fronte alla legittimazione di certi assurdi comportamenti che di umano non hanno nulla eppure rimangono impuniti o addirittura additati come atteggiamenti positivi. Chi ha assaporato la gioia di amare di un amore vero ed autentico non può non costruire l’amore intorno a se. L’amore infatti unisce e costruisce, l’odio divide e distrugge non solo la società, ma la stessa famiglia. I giovani deve apprendere il linguaggio dell’amore nella famiglia, ma anche nella scuola e nelle varie associazioni. Perciò ad essi è giusto chiedere che si armino dell’amore che trasforma il mondo e che questo amore lo pretendano in primo luogo dai propri genitori”. Ed ai giovani napoletani e campani: “Fate ogni sforzo in questo tempo di quaresima per dare spazio nella vostra vita a sentimenti di bene e di amore vicendevole, partendo dalle vostre famiglie per poi coinvolgere i vostri quartieri, sempre più negazione dell’amore e luoghi dove si progettano omicidi e violenze di ogni genere: Voi potete cambiare la città solo con grandi gesti di amore e solidarietà”.
Napoli, 28 febbraio 2007
L’Addetto Stampa- Curia provinciale- Passionisti
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