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Padre Antonio Rungi
Superiore Provinciale
antonio.rungi@tin.it
 Pagina personale



Forino. Ampia partecipazione dei fedeli all’inaugurazione
 del monumento in onore di San Paolo della Croce

Di padre Antonio Rungi


Comunicato stampa
Domenica
12  novembre 2006, ore 21
,30


Il tempo piovoso, che ha caratterizzato l’intera giornata di domenica 12 novembre 2006, non ha tenuto lontano i fedeli di Forino, che, comunque, sono arrivati numerosi alla Chiesa e convento dei Passionisti per partecipazione alla Santa Messa delle ore 16,30 (come da programma) in onore di San Paolo della Croce e soprattutto per assistere alla solenne benedizione dell’artistico monumento in onore del Santo, che è stato realizzato davanti all’ingresso della casa religiosa. Presenti oltre 200 persone, con le autorità civili e militari del territorio. Presenti i padri della comunità passionista di Forino (padre Marco Caprio-superiore; padre Domenico Curcio _Vicario e Parroco; padre Gianluca Zanni, Vicario-parrocchiale), che hanno concelebrato con il Superiore provinciale, padre Antonio Rungi, che ha presieduto la Santa Messa delle ore 16,30 nella Chiesa dei Passionisti. Presenti anche il padre Giuseppe Polselli, superiore della comunità passionista di Airola e padre Giuseppe Falzarano, francescano, vicario parrocchiale della comunità dei Frati Minori di Avellino; fratel Fortunato Putrella. In comunione spirituale ha assicurato la sua partecipazione anche padre Paolino Tirino della medesima comunità di Forino. Presente anche l’ingegnere De Rosa che ha realizzato l’opera e tutti coloro che materialmente ed economicamente hanno prestato la loro opera per realizzare la cappellina in onore di San Paolo della Croce ed acquistare la statua del Fondatore dei Passioni. Un’effigie particolarmente bella ed espressiva, simile a diverse altre che si trovano in altri conventi della Provincia dell’Addolorata. 
Chiesa colma in ogni ordine di posto, molti dei quali hanno seguito all’impiedi la sentita celebrazione eucaristica e la benedizione del monumento a conclusione della stessa Messa. Altri hanno seguito dall’esterno proteggendosi con ombrelli data la pioggia persistente che ha accompagnato l’intera celebrazione della Santa Messa. Ha smesso solo per pochi minuti, fortunamente, per dare la possibilità a tutti di partecipare fuori alla chiesa al rito dello scoprimento della statua di san Paolo della Croce. Operazione compiuta su delega del Superiore locale, padre Marco Caprio, dal giovane sacerdote passionista, vicario-parrocchiale, padre Gianluca Zanni. Subito dopo c’è stata la benedizione dell’effigie e della cappella di San Paolo della Croce che il Superiore provinciale, padre Antonio Rungi, ha fatto con particolare solennità, sentimento e commozione. A questo fausto e ricordevole avvenimento, la comunità cristiana di Forino, soprattutto quanti sono più vicini ai Passionisti, si sono preparato con un triduo di predicazione assicurata da padre Antonio Rungi, che nei tre giorni ha presentato la figura e la spiritualità di San Paolo della Croce, soffermandosi sulla preghiera, sulla disponibilità alla volontà di Dio e sulla devozione alla Madonna Addolorata. Nella messa conclusiva, di domenica sera, 12 novembre 2006, padre Antonio Rungi ha ripercorso le tappe fondamentali della vita e dell’opera del Fondatore dei Passionisti additandolo a tutti come modello di santità, che egli visse all’ombra del Crocifisso, alla sequela dell’Amore Crocifisso. “San Paolo della Croce restò affascinato fu profondamente innamorato di Gesù Crocifisso e questo immenso amore verso il Signore lo testimoniò nella vita religiosa e nella vita apostolica. Per amore di Gesù lasciò ogni cosa per seguire solo e soltanto Lui, motivo dominante della sua esistenza. Un amore che Paolo della Croce tradusse in stile di vita caritatevole all’interno della Congregazione da lui fondata e nei rapporti con le persone, soprattutto mediante il ministero della predicazione e della direzione delle anime. A Paolo della Croce –ha conclusione padre Rungi- affidiamo le famiglie di Forino, soprattutto i bambini, i giovani, gli anziani e gli ammalati, perché dal cielo possa guidare ed illuminare ciascuno di loro nel difficile cammino della vita, in questo nostro tempo segnato da tanti mali e debolezze”.
E’ stata una festa davvero sentita e partecipata che ha avuto poi il suo epilogo in un momento di fraternità condivisa con tutti i presenti nel Convento dei Passionisti, ove tutti hanno avuto la possibilità di consumare con i Padri, le autorità presenti e i tanti forinesi un dolce o una bevanda per festeggiare così, semplicemente, questo storico avvenimento che si colloca, come ha ricordato il Superiore provinciale nel solco della presenza passionista a Forino, che parte da lontano con oltre 50 anni di storia e che ha assaporato anche momenti dolorosi e sofferti come il terribile terremoto del 23 novembre 1980. A questo tragico evento per tutti i cittadini di Forino ha fatto riferimento padre Giuseppe Polselli, rivolgendo un saluto a conclusione della Messa e ricordando ciò che avvenne esattamente in quella serata, essendo egli parroco del tempo. Altri significativi aspetti della festa sono stati messi in evidenza da padre Giuseppe Falzarano che ha voluto offrire ai presenti, prima della benedizione del monumento una breve e sentita riflessione sulla vita di San Paolo della Croce e sulla Congregazione della Passione, alla quale si sente particolarmente legato. Da parte sua, padre Marco Caprio ha ringraziato dall’altare quanti hanno reso possibile la realizzazione dell’opera e del monumento. Ora la statua e la cappella sono ben in vista per quanti transiteranno sulla strada che dalla periferia porta al centro storico di Forino. Illuminata durante la notte, esposta in modo visibile a tutti i viaggiatori e passeggeri sarà un forte richiamo spirituale per tutti. Un auspicio particolare espresso direttamente dal Superiore provinciale, padre Antonio Rungi: “che a Forino, dopo questa inaugurazione, possa nascere un gruppo di preghiera in onore di San Paolo della Croce, per meglio conoscere la sua spiritualità e nella speranza che qualche giovane conoscendo meglio il Fondatore dei Passionisti possa sentire la chiamata di Dio e diventare anch’esso religioso e sacerdote passionista. Sarebbe il dono e il regalo più grande della città ai Passionisti dopo circa 60 anni di presenza costante in questa luogo e sul territorio dell’Irpinia con una comunità religiosa stabile ed impegnata pastoralmente ed apostolicamente da sempre”.



Napoli,
12 novembre 2006

L’Addetto Stampa- Curia provinciale- Passionisti

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