Comunicato stampa
Sabato 4  novembre 2006, ore 11,30

Ceccano, come Pontecorvo unite nella devozione al giovane studente passionista, il Beato Grimoaldo Santamaria, elevato agli onori degli altari da Giovanni Paolo II, il 29 gennaio 1995. Anche quest'anno, la comunità passionista della Badia, congiuntamente ai tanti fedeli di Ceccano e della Ciociaria, festeggeranno il Beato con un triduo di preparazione spirituale e soprattutto con la celebrazione della memoria liturgica del 18 novembre. Una festa molto sentita da parte dei devoti della Badia, che quotidianamente, partecipando alla santa messa, hanno la possibilità di venerare le sacre spoglie mortali del Beato, conservate nell'apposita cappella realizzata in occasione della beatificazione. Un giovane studente passionista che ogni anno, in occasione della sua festa, richiama maggiormente l'attenzione dei fedeli sulla sua vita esemplare, vissuta all'insegna della devozione alla Madonna Immacolata e in sintonia con il carisma di San Paolo della Croce, fondatore della Congregazione della Passione di Gesù Cristo, ma anche fondatore del Ritiro dei Passionisti della Badia, aperto nel gennaio 1748 e sempre aperto per accogliere i religiosi e quanti avevano bisogno di incontrare il Signore nella preghiera e nella frequenza ai sacramenti. Qui, infatti, il 18 novembre "al calar del sole" moriva di meningite il giovane studente passionista, Grimoaldo Santamaria, ad appena 20 anni di vita. Momento del transito che viene ricordato annualmente durante la celebrazione serotina del 18 novembre, leggendo i resoconto della cronaca, riportata nel registro della Badia di Ceccano. Pochi anni di vita religiosa per Grimoaldo (era entrato tra i Passionisti a Paliano professando i voti religiosi e la memoria passione del Signore il 6 marzo 1900) furono sufficienti per diventare santo ed un santo per i giovani che vogliono seguire la strada tracciata da Cristo, non solo nella vita di totale consacrazione a Dio, ma anche nella vita di semplice fedele laico e battezzato. D'altra parte la sua primaria formazione alla vita cristiana ed alla sensibilità ecclesiale ebbe modo di riceverla nel suo Paese d'origine, Pontecorvo, ove nacque il 4 maggio 1883, ed ove forte e sentita era ed è la devozione alla Madonna e a San Grimoaldo, di cui prese in religione il nome, essendo stato battezzato con il nome di Ferdinando. Figlio di una famiglia di funai dovette soffrire molto prima di poter entrare tra i Passionisti, essendo a lui ben noti, in quanto dal 1850 avevano fissato una loro dimora e comunità nel santuario della Madonna delle Grazie, praticamente vicino a casa sua. La frequentazione del convento dei passionisti confermò in lui il proposito di seguire più da vicino Gesù Cristo, lasciando ogni cosa e ponendosi alla sequela di San Paolo della Croce e soprattutto del grande e giovane santo passionista, San Gabriele dell'Addolorata, di cui fu emulo nella preghiera, carità, disponibilità ai progetti di Dio nella sua vita. Un giovane Beato che i passionisti e i tanti devoti sperano di vedere quanto prima canonizzato. All'esame del Vice-postulatore, padre Stefano Pompilio, e, soprattutto del Postulatore generale dei Passionisti, padre Giovanni Zubiani, vi sono varie grazie e presunti miracoli attribuiti all'intercessione del Beato Grimoaldo. C'è speranza che qualcuno di esso possa essere ritenuto idoneo dalla Sacra Congregazione per le cause dei Santi per portare alla canonizzazione questo particolare santo della Famiglia Passionista, il cui messaggio è molto attuale per una pluralità di testimonianze che egli ha dato prima e dopo di diventare religioso passionista. A Grimoaldo Santamaria, il giovane Beato della Ciociaria, affidiamo le sorti di tanti giovani di oggi ancora in cerca di una loro identità e soprattutto di una risposta responsabile e matura alla chiamata di Dio mediante una scelta di vita conforme ai dettami del Vangelo.


Napoli, 4 novembre 2006

L’Addetto Stampa- Curia provinciale- Passionisti