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Padre Antonio Rungi
Superiore Provinciale
antonio.rungi@tin.it
 


Clemente Barron



Denis Travers

 

Luis Alberto Cano

 ,

Luigi Vaninetti

Roma. Nuova Curia generale dei Passionisti 
eletta durante il Capitolo generale.

Di padre Antonio Rungi


Comunicato stampa
Martedì
17  ottobre 2006, ore 11
,00


Il nuovo consiglio generale dei Passionisti, eletto durante il capitolo general, attualmente in corso ai Santi Giovanni e Paolo in Roma è così composto: padre Ottaviano D’Egidio, superiore generale (italiano); padre Denis Travers, Primo consultore e Vice-generale (australiano); padre Clemente Barron, consultore (americano); padre Luis Alberto Cano, consultore (spagnolo); padre Luigi Vaninetti, consultore (italiano). Rispetto al precedente consiglio che ha guidato la Congregazione della Passione di Gesù Cristo nell’ultimo sessennio, quello attuale ha visto la riduzione di due consultori, come il capitolo generale ha deciso prima di scegliere le persone. Nell’elezione dei quattro consultori, la totalità di essi è di area e cultura occidentale; mentre restano fuori dalla Curia generale consultori delle aree emergenti della Congregazioni, quali l’Asia, l’Africa e l’America Latina, dove le vocazioni sono più consistenti numericamente.
La riduzione è stata decisa per rendere più agevole e snello il governo centrale della Congregazione della Passione che, attualmente, in tutto il mondo conta circa 2300 religiosi, distribuiti in circa 400 case e in 58 nazioni. Una Congregazione internazionale con tutte le esigenze che presenta un’istituzione del genere da vari punti di vista e soprattutto da quello culturale e di stili di vita. Il centro dell’intera esperienza religiosa dei Passionisti rimane il carisma di San Paolo della Croce, la cui festa liturgica ricorre giovedì prossimo, 19 ottobre, incentrato sulla Memoria Passionis. E prorio sul carisma, sulla presenza e sulla missione passionista si è sviluppato il lavoro della prima settimana del Capitolo generale che è iniziato il 1 ottobre u.s. e si concluderà domenica 22 ottobre.
Tema portante di tale rappresentativa assise dei Passionisti è stata la ristrutturazione della Congregazione in modo da rispondere meglio alle sfide del mondo moderno e nelle varie culture ove essa è presente ed agisce mediante l’opera delle comunità locali, delle Province, Vice-province, Vicariati e Missioni. Nel corso dell’intenso lavoro svolto dai capitolari sono emerse nove aree nelle quali è urgente intervenire per rivitalizzare la Congregazione e darle un futuro meno incerto: i giovani, la formazione, la cultura, le comunicazioni, il dialogo interreligioso, la giustizia sociale, il creato, la solidarietà, il governo centrale e locale. Il nuovo consiglio dovrà portare avanti un piano strategico di ristrutturazione con il diretto coinvolgimento di tutti i religiosi passionisti. Un piano che è articolato per tutto il sessennio e che dovrà concludersi nel 2012, quando il prossimo Capitolo generale dei Passionisti definirà il nuovo assetto giuridico della Congregazione a livello locale, nazionale, continentale, intercontinentale e mondiale. Un lavoro non facile anche perché ci sono Province storiche, fondate dallo stesso San Paolo della Croce, quali la Presentazione e l’Addolorata che oltre a conservare i conventi eretti dallo stesso Fondatore mantengono una presenza passionista significativa in varie parti della Toscana e del Lazio, che fu il centro geografico della Congregazione della Passione ai suoi albori. Poi in circa 300 anni di storia i Passionisti si sono diffusi in tutto il mondo, pur rimanendo una Congregazione limitata nel numero. Oggi in alcune aree geografiche si avverte maggiormente la crisi vocazionale, come in America e Nord e Centro Europa, mentre in altre la crisi è meno avvertita come in Italia, ove ancora un buon numero di religiosi professano annualmente nelle sei province religiose ancora esistenti. Molto più elevato il numero degli ingressi nell’Estremo Oriente, particolarmente in Indonesia e in Africa. Segno evidente che la Congregazione dei Passionisti, come altri istituti di vita consacrata, maschili e femminili, segue il trend positivo di vocazioni proprio nelle nazioni del Terzo e Quarto Mondo. Motivo questo per ripensare la vita consacrata alla luce di questa profonde trasformazioni avvenute anche tra i passionisti. Da qui l’esigenza di una ristrutturazione complessiva, soprattutto da un punto di vista spirituale, di vita comunitaria ed apostolica per rivitalizzare l’intera famiglia passionista, alla quale sono annessi le Monache, le Suore ed i Laici, appartenenti a vari movimenti locali, nazionali e internazionali.
Il Capitolo generale ha messo nelle mani del governo centrale della Congregazione gli strumenti necessari per il prossimo sessennio per ristrutturare la famiglia passionista in vita di una reale ed effettiva rivitalizzazione a livello locale, nazionale e mondiale. 

Napoli,
17 ottobre 2006

L’Addetto Stampa- Curia provinciale- Passionisti


Ottaviano D’Egidio

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