Roma. Continua il Capitolo generale dei passionisti.
Di padre Antonio Rungi |
Comunicato stampa
Domenica 8
ottobre
2006, ore 21,00
Con la celebrazione della festa di Sant'Innocenzo Canoura, protomartire
passionista delle Asturie in Spagna, oggi è iniziata la seconda settimana dei lavori del 45° Capitolo generale dei
Passionisti, attualmente in corso ai santi Giovanni e Paolo in Roma.
La memoria del santo passionista è stata fatta nella cappella di san
Paolo della Croce nella Basilica dei Santi Giovanni e Paolo. Poi i
lavori capitolari sono proseguiti con la relazione sulla pianificazione
strategica per la ristrutturazione della Congregazione della Passione,
presentata in modo semplice ed efficace da Tim O'Brien, professore
americano che offre il suo servizio in vari ambiti nell'ufficio provinciale della Provincia
della Santa Croce a Chicago. Lavora, infatti, con la comunità dei
Soci Passionisti così come nell'Ufficio di Formazione del Laicato e aiuta
vari comitati. Aiuta anche nell'ufficio amministrativo dei responsabili
dei Passionisti Internazionali. La sua esperienza con la Congregazione
dei Passionisti viene da lontano, da quando ha iniziato come studente
nel seminario preparatorio passionista nella Provincia di San Paolo
della Croce negli anni del Vaticano II. Un ex alunno passionista impegnato
concretamente e professionalmente a fianco alla Congregazione della
passione e che in questa sede capitolare ha voluto dare il suo contributo tecnico, per un possibile piano di ristrutturazione
concreta e determinato nel tempo e nelle forme per tutti i passionisti
del mondo. Questa seconda settimana dei lavori capitolari è molto
importante perchè bisogna giungere a delle decisioni e a elaborare un
progetto. I lavori di gruppo proseguono, anche se altre ipotesi e possibilità di confronto verrranno attuate in questi giorni non solo a
livello di sessioni plenarie del Capitolo, ma anche nei gruppi per
conferenze territoriali. Per quanto riguarda la Conferenza Italiana
essa raccoglie attualmente 6 province, con circa 500 religiosi in Italia ed un buon numero di missionari all'estero. Come dire un buon
quarto dell'intera Congregazione che vive ed opera in Italia, con 70
case religiose ed una presenza territoriale significativa e in molte
realtà anche incisiva e promettente per il futuro sviluppo della
Congregazione in Italia. D'altra parte San Paolo della Croce, originario di Ovada, in provincia di Alessandria, nel suo progetto e
sogno missionario era quello di avere la Congregazione diffusa non
solo in Italia (ed egli lavorò tanto al riguardo), estendendo di fatto
la Congregazione nel Meridione d'Italia del secolo XVIII, ovvero nelle
aree pi๠povere e bisognose di aiuto allora. Nel 1769 fondava istituiva
contemporaneamente le due province ancora esistenti e operanti in Italia, quella della Presentazione, diretta personalmente
da lui, e quella dell'Addolorata (Lazio Sud e Campania) con un vero
Superiore province. Da allora la Congregazione della Passione si è
diffusa al Centro, al Nord e nell'ultimo secolo nelle estreme regioni
dell'Italia.
Un progressivo sviluppo ed una presenza amplificata che ancora oggi
rimane valida, considerato che i Passionisti italiani, oltre all'apostolato tipico della Congregazione della Passione con la
predicazione itinerante, svolgono servizio nelle parrocchie, nella
direzione spirituale, nel campo della spiritualità , nell'animazione
dei gruppi ecclesiali propri o pi๠generali, nell'insegnamento, nella
comunicazione sociale, nella guida dei santuari. Una pluralità di
impegni che oggi richiede una maggiore collaborazione e cooperazione a
livello di area. Da qui la necessità di ripensare la formazione, la
missione, l'apostolo e la stessa autorità in questa ottica nuova di
collaborazione e di cooperazione. Certo l'Europa non è lontana e l'origine cristiana dell'intero Continete europeo fa pure pensare ad
un possibile sviluppo di collaborazione di tutti i passionisti su base
europea, sullo stile dell'Unione Europea che unisce stati di diverse
culture, provenienze e religioni. Su questi argomenti si confronteranno
i capitolari nei gruppi di studio e nelle sessioni assembleari. Alla
fine della settimana, sabato prossimo 14 ottobre, l'elezione del nuovo
Superiore generale che dovrà portare ad esecuzione il progetto di
ristrutturazione della Congregazione della Passione così come sarà
deciso e dilazionato nel tempo e nelle modalità dal Capitolo attualmente in corso a Roma. Molte le attese non
solo tra i capitolari, ma anche tra tutti i passionisti del Mondo che
guardano a questo evento come un segnale positivo e sperano in un cambiamento significativo e
visibile dell'intera Congregazione presente in 58 Paesi. Ma anche preoccupazioni, paure e difficoltà che
stanno emergendo tra i capitolari che, se da un lato si fanno interprete delle attese di
cambiamento rappresentate da molti passionisti del mondo, dall'altro
non sottovalutano i rischi di una ristrutturazione solo esteriore,
formale, giuridica, di facciata che poca o nulla rispondenza nella vita
dei singoli religiosi e delle simgole comunità passioniste locali o
provanciali produrrà se non verrà animata e sostenuta nel modo migliore
e nel rispetto di tutti,
comprese quelle delle minoranze linguistiche.
Un lavoro impegnativo al quale, tuttavia, non si stanno sottraendo i
capitolari, ma che con coraggio e contando sull'aiuto di Dio e sll'illuminazione dello
Spirito Santo porteranno avanti in questi giorni nella certezza di
arrivare a delle conclusioni e decisioni serie e fattibili.
Napoli, 8 ottobre 2006
L’Addetto Stampa- Curia provinciale- Passionisti
INIZIO PAGINA |