Napoli. Medaglia al
valore civile per la mamma
più buona e paziente dell’anno.
Di padre Antonio Rungi |
Comunicato stampa
Lunedi'
28 agosto
2006, ore 14,00
In occasione della festa di Santa Monica, madre di Sant'Agostino,
di cui il grande santo, filosofo e vescovo parla in modo
eccezionale nelle sue "Confessioni", padre Antonio Rungi, teologo
morale, superiore provinciale dei passionisti di Napoli, lancia
una singolare iniziativa a carattere nazionale, per ricordare
degnamente questa santa e soprattutto per porre all’attenzione
della comunità civile nazionale le mamme italiane che si
distinguono per “bontà, coraggio e pazienza nei confronti dei
figli e in generale nella famiglia”:
“E’ doveroso da parte delle istituzioni religiose e civili dare
giusto risalto a quelle mamme che ogni giorno nel silenzio, nel
sacrificio quotidiano, esercitano in modo eroico la pazienza e la
bontà, sull’esempio di Santa Monica”, è quanto afferma padre
Antonio Rungi in una Nota personale trasmessa alle Agenzie di
stampa e agli organi di informazione.
“Sia a livello comunale, che provinciale, regionale, ma
soprattutto nazionale le autorità rispettive indichino nel corso
dell’anno la mamma che si è distinta per impegno speciale nei
confronti dei figli e della famiglia. I criteri per la selezione
di tali persone, che spesso preferiscono il silenzio e lavorare
dietro le quinte, senza cavalcare palcoscenici di teatri o di
trasmissioni televisive, vanno segnalate in base a dati oggettivi.
Parrocchie, servizi sociali dei comuni, associazioni di
volontariato di varia ispirazione, potranno contribuire non poco
ad individuare le persone che in famiglia, come madri, si
distinguono per bontà, pazienza e forza d’animo nei confronti dei
figli. L’annuale festa di Santa Monica, il 27 agosto, dovrebbe
essere la giornata di premiazione a livello locale e nazionale di
tali madri indicate per effettivi meriti acquistati sul campo.
Quale riconoscimento all’opera di bontà esercitata in ragione
della loro condizione di vita, ma soprattutto per vero amore verso
i figli, ogni Comune potrebbe destinare un contributo o un
riconoscimento ufficiale. A livello nazionale, invece, sotto
l’egida della Presidenza della Repubblica, si potrebbe e dovrebbe
istituire un riconoscimento ufficiale alle madri per meriti
civili, sull’esempio di quanti sono impegnati con competenza e
dedizione nel lavoro o nelle forze dell’Ordine. Quale più
difficile mestiere e lavoro –conclude padre Rungi- esiste nel
mondo oggi se non quello di essere una madre buona, paziente e
coraggiosa di fronte alle tante devianze dei figli, che poco sono
attenti alle indicazioni dei propri genitori e soprattutto delle
loro madri? Una vera medaglia al valore civile da istituire per le
mamme italiane che si distinguono per particolari doti umane,
morali e sociali. In altri termini un Premio Nazionale Santa
Monica per la mamma più buona dell’anno in Italia”.
Napoli,
28 agosto
2006
L’Addetto Stampa- Curia provinciale- Passionisti
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