Napoli. Il Carmelo dei
Ponti Rossi,
oasi spirituale per l’estate.
Di padre Antonio Rungi |
Comunicato stampa
Martedi'
1 agosto
2006, ore 11,00
Sorge a ridosso del Parco di Capodimonte, unico grande polmone
verde della città partenopea, ed ospita circa 20 monache, giovani,
adulte ed anziane, e da sempre, fin dalla sua nascita, è un faro
di spiritualità carmelitana per tutta Napoli e la Campania. E’ il
monastero dei Santi Giuseppe e Teresa delle Monache Carmelitane
dei Ponti Rossi in Napoli, un punto di riferimento spirituale per
tutti: cardinali, vescovi, parroci, religiosi e soprattutto laici,
anche perché nella Chiesa del Monastero si conservano le sacre
spoglie della Venerabile, Madre Giuseppina Catanea, la monaca
santa, come la chiamavano a suo tempo, prossima alla
beatificazione.
Il Monastero delle Carmelitane, che già di per sé è un centro di
spiritualità per tutto l’anno, lo diventa maggiormente durante
l’estate, quando, in transito verso altri luoghi dello spirito,
sostano gruppi di giovani, adulti, pellegrini, per un ristoro
spirituale, sostenuti dalla preghiera e dall’esempio di vita di
queste donne consacrate che vivono nella clausura, ma con un
occhio aperto sul mondo intero. Anche quest’anno la comunità
monastica, guidata da Madre Gabriella, ha aperto i suoi spazi, al
di fuori dell’ of-limite della clausura, a quanti, soprattutto
giovani in cammino e in ricerca spirituale, vogliono dedicare un
pò di tempo della propria vacanza a curare in modo speciale lo
spirito di preghiera, silenzio, meditazione, solitudine e
condivisione.
Per chi vuole dialogare con la Madre per una guida spirituale, per
un consiglio, per esporre i propri bisogni spirituali e le proprie
ansie e preoccupazioni non resta che chiedere ed attendere
l’orario fissato per il parlatorio. Si tratta di una stanza
piccola ove i fedeli possono conferire con la Madre e le Monache,
che dietro alle grate ascoltano e consigliano, spronano ed
incoraggiano per andare avanti nella vita, fondando tutto
sull’aiuto di Dio e sulla personale disponibilità interiore a
lasciarsi guidare dal Signore.
La serenità spirituale, l’esperienza di un contatto assiduo con
Dio nella preghiera, nella liturgia, nel canto traspaiono evidenti
sul volto della Madre e delle diverse Monache che compongono la
comunità del Carmelo dei Ponti Rossi. Questo non è un Monastero
tra i tanti, ma è un Monastero singolare, meta per tutto l’anno di
personalità ecclesiastiche locali, nazionali e mondiali, ma anche
di fedeli comuni che alle Carmelitane dei Ponti Rossi guardano con
speciale attenzione, in quanto sanno di avere in tali consorelle,
anime che pregano davvero e fanno sul serio nel campo della totale
consacrazione a Dio. Persone alle quali rivolgersi per chiedere
una speciale menzione nella loro preghiera quotidiana, che poi è
il fulcro di tutta la vita monastica. S.Messa, Liturgia delle Ore,
meditazione personale, adorazione eucaristica, altri atti di pietà
assorbono, infatti, la maggior parte della giornata delle Monache
Carmelitane che, tuttavia, all’interno del Monastero, oltre alla
cura e manutenzione della struttura, svolgono i loro uffici e
lavori per il proprio sostentamento. Ma su tutto prevale il
costante riferimento a Dio mediante una vita intensa di preghiera
e ascesi. Per un Carmelitana non può essere questa la sua vita e
la sua consacrazione a Dio.
Napoli,
1 agosto
2006
L’Addetto Stampa- Curia provinciale- Passionisti
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