Messaggio del Superiore provinciale
Di padre Antonio Rungi |
Comunicato stampa
Venerdi'
16
giugno
2006, ore 13,00
Carissimi Confratelli
1. Come tutti gli anni, anche in occasione di questa Estate 2006
mi rivolgo a voi e tramite voi a quanti incontrerete nei prossimi
mesi, per motivi pastorali o per villeggiatura, con un particolare
messaggio estivo, che si incentra sulla ripresa di alcuni
fondamentali concetti del vivere l’Estate all’insegna dell’umana e
cristiana gioia e solidarietà.
2. Il Dio di ogni bene e benedizione ci ha donato una nuova Estate
da trascorrere in armonia con Lui, con i nostri fratelli e con il
Creato intero. Questo è un tempo di riposo, ma è soprattutto un
periodo di ripresa e di rinascita interiore. Ovunque saremo in
vacanza e soprattutto dovunque saremo a servizio dei nostri
fratelli, che godranno del meritato riposo, nostro dovere
fondamentale è quello di trasmettere agli altri gioia, serenità e
spiritualità, con la freschezza e la solarità dell’Estate.
3. E’ mio personale desiderio che, compatibilmente con le esigenze
e la vita conventuale, le nostre case religiose si trasformino in
case di vera accoglienza umana e cristiana. I nostri ampi locali
interni ed esterni dei conventi siano messi a disposizione di
quanti, soprattutto giovani ed anziani, vogliono vivere con noi
alcune giornate di spiritualità e fraternità, con lo stile di
sempre che, come Passionisti, soprattutto del Meridione d’Italia,
ci contrassegna nella disponibilità e generosità. Sono, infatti,
molti coloro che ci chiedono una simile accoglienza durante
l’Estate, specie nei conventi vicino al mare, in montagna o
immersi nel verde e nella solitudine. E i nostri conventi, fatta
qualche eccezione, presentano le caratteristiche essenziali per
una vacanza all’insegna dello spirito e della fraternità.
4. Chi, in questo periodo, e sono tanti, perché c’è una riscoperta
del sacro durante l’Estate, ci chiede di metterci al loro servizio
nell’ascolto delle loro problematiche interiori, ma anche nella
direzione spirituale non lo deludiamo per dedicarci a noi stessi,
facendo prevalere le nostre esigenze su quelle prioritarie del
nostro ministero sacerdotale ed ecclesiale. Rinunciamo anche a un
meritato riposo pomeridiano o serale per renderci disponibili
all’ascolto, alla direzione spirituale, alle confessioni
sacramentali, alle celebrazioni più confacenti al periodo estivo e
che si possono garantire ovunque, specie nei centri estivi
d’ascolto.
5. Il nostro servizio di pastorale estiva a favore di villeggianti
e turisti, soprattutto nei conventi con tali finalità, sia
contrassegnato da attenzione e carità soprattutto verso gli
anziani ed ammalati che spesso durante l’Estate avvertono
maggiormente il peso degli anni e la solitudine esistenziale. La
gioia di trasmettere a loro con gesti, parole, tutto il bene che
nutriamo verso questi “crocifissi” del nostro tempo non abbia
limiti nella manifestazione esterna ed interna dei nostri
sentimenti e del nostro sentire autentico.
6. La preghiera sia il centro della nostra Estate, trovando il
tempo necessario per dare spazio a Dio nella nostra vita,
soprattutto in questo periodo che altri considerano di distrazione
e di abbassamento della soglia etica e spirituale della persona.
Preghiera personale e comunitaria, individuale e comune, che passa
anche attraverso una sana ed approfondita lettura dei testi sacri
e della vita dei santi o comunque di persone che sono stati
testimoni credibili nel mondo e nella società di ieri e di oggi.
7. La fraternità che condivideremo con i nostri fratelli nelle
nostre comunità sia espressione di vero amore, che trova la sua
sorgente in Dio che è carità. Le possibilità di vivere tale
fraternità durante l’Estate sono molteplici e trovano la loro
naturale espressione mediante momenti di sano divertimento, di
gite ed escursioni, di godimento salutare di mari, laghi e monti,
di cui possiamo beneficiare a larghe maniche da un capo all’altro
dell’Italia, il Bel Paese e la Patria che Dio ci ha donato; ma
anche viaggiando in Paesi vicini o lontani al di fuori dei confini
italiani.
8. In ogni angolo del Mondo c’è impressa la mano del Creatore,
quando quella dell’uomo non l’ha modificata sostanzialmente e le
cui conseguenze negative sono visibili a tutti e soprattutto ai
turisti. Non sempre le comodità e le accresciute esigenze di
trascorrere vacanze serene si conciliano con il rispetto della
natura e dell’ambiente. Noi da parte nostra mettiamo ogni
attenzione a rispettare e a far rispettare il meraviglioso Mondo
che Dio ha consegnato alla nostra cura e promozione.
9. Il dono dell’ Estate sia anche accolto come disponibilità a
vivere in famiglia, tra parenti, amici e conoscenti tempi fecondi
per la nostra vita umana ed interiore. Dialogo, ascolto,
comunicazione silente e rispettosa siano il metro per recuperare
quella comunicabilità, che spesso manca all’interno delle nostre
famiglie naturali e delle stesse comunità religiose ed ecclesiali.
10. L’Estate sia per tutti un inno di lode al Creatore e
sull’esempio di San Francesco e di San Paolo della Croce, anche
noi cantiamo quotidianamente queste lodi, anche quando il cielo
non è sempre blù o stellato, quando il sole difficilmente fa
capolino all’inizio della giornata, quando la luna, nella notte
che scende non brilla come sempre e non sempre è piena e lucente;
quando le stelle non riusciamo a contarle perché le nuvole ne
offuscano la visuale, quando il mare non è pulito e rigenerante
come l’attendavamo, quando la montagna è brulla o, peggio, brucia
per cattiveria e distrazione umana, quando i laghi ristagnano o si
ritirano progressivamente per mancanza di acqua; quando l’afa, il
traffico, lo stress estivo potranno trovarci impreparati ed
incapaci di reagire.
11. Nel bene e nell’apparente male della natura che osserviamo e
fa il suo corso, sia benedetto Dio nostro Padre e Creatore, per il
dono della vita e perché nonostante i nostri limiti possiamo
ancora proiettare il nostro sguardo su questo infinito atto
d’amore che è la Creazione. Creazione che l’Estate ci mette in
condizione di vivere e assaporare più intensamente e gioiosamente.
Con questi sentimenti vi auguro una buona Estate e tramite voi
un’Estate gioiosa e serena ai vostri cari e a quanti incontrerete
nei tre mesi estivi, che sono già davanti a noi con tanti
propositi di bene e benedizione, come ci auguriamo che
effettivamente siano, con la grazia e la protezione di Dio e della
Vergine Maria.
Napoli, 16 giugno
2006
L’Addetto Stampa- Curia provinciale- Passionisti
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