Falvaterra (Fr). Il Cardinale Silvano Piovanelli
chiude festa della Famiglia Passionista.
Di padre Antonio Rungi |
Comunicato stampa
Giovedi'
8
giugno
2006, ore 15,30
E’ stato il Cardinale Silvano Piovanelli, Arcivescovo Emerito di
Firenze, a chiudere l’annuale festa della Famiglia Passionista
nella Casa di Esercizi spirituali dei Passionisti di Falvaterra
(Fr). Circa 200 persone tra religiosi e laici del movimento
laicale passionista si sono ritrovati, il 2 giugno scorso, per
pregare e riflettere insieme sul tema del sacramento della
riconciliazione. La giornata è iniziata nella sala conferenze con
il saluto del Superiore provinciale dei passionisti di Napoli,
padre Antonio Rungi, del superiore locale, padre Stanislao Renzi,
del responsabile del Gruppo S.Sosio, padre Tonino Fiorelli. Poi
gli interventi e le testimonianze dei vari gruppi che si rifanno
al Movimento Laicale Passionista della Provincia dell’Addolorata
(Lazio Sud e Campania). Presente dalla tarda mattinata anche
l’Assistente nazionale del Movimento Laicale Passionista, padre
Giovanni Giorgi della Provincia dell’Addolorata.
Successivamente il momento della verifica personale del cammino
fatto durante l’anno pastorale che si concludeva, mediante la
confessione individuale. Alcuni sacerdoti passionisti erano a
disposizione dei fedeli laici per ascoltare le confessioni. Alle
ore 12.00 la solenne concelebrazione eucaristica, presieduta dal
Cardinale Piovanelli, con la partecipazione di diversi sacerdoti.
L’omelia è stata tenuta dal Superiore provinciale dei Passionisti
di Napoli, padre Antonio Rungi, che ha tratto le conclusioni circa
il cammino di formazione teologica, scritturistica e spirituale
fatto dai vari gruppi durante l’anno pastorale che si concludeva;
nello stesso tempo il Provinciale proponeva il cammino futuro per
la famiglia passionista della Provincia dell’Addolorata. Cammino
incentrato sulla testimonianza dell’amore e del servizio verso i
più bisognosi, partendo dai testi scritturistici che si rifanno al
mistero dell’Amore Crocifisso.
Dopo la fraterna agape consumata tutti insieme all’aperto nel
giardino del Convento, nel pomeriggio l’attesa conferenza sul
sacramento della riconciliazione tenuta dal Cardinale Piovanelli,
attuale presidente della Fies (Federazione Italiana Esercizi
Spirituali), nella sala conferenze al II Piano della Casa di
Esercizi. Il presule ha sottolineato l’importanza di tale
sacramento nella vita di un cristiano e nell’ascesi familiare.
Proponendo alcuni modelli di religiosi, sacerdoti e laici che
hanno avuto a cuore il sacramento della Confessione, il Cardinale
Piovanelli ha sollecitato i presenti ad una verifica personale e
comunitaria circa il modo di rapportarci a questo dono e mistero
della riconciliazione che ci viene dal Signore. Citando una
riflessione del teologo morale, padre Dalmazio Mongillo,
recentemente scomparso, il Cardinale Piovanelli affermava che lo
scopo fondamentale della revisione della nostra vita è quello di
“essere più santi e se non più santi almeno più buoni, e se non
più buoni almeno più umani, e se non più umani almeno più
intelligenti, e se non più intelligenti almeno più
misericordiosi”. Richiamando la figura del grande apostolo del
Confessionale, padre Fortunato De Gruttis, passionista, le cui
spoglie mortali sono conservate nella Chiesa dei Passionisti del
Ritiro di S.Sosio Martire in Falvaterra, e di cui quest’anno
ricorre il Primo Centenario della morte, l’Arcivescovo emerito di
Firenze considerava un dovere fondamentale, rispetto a tutti gli
altri impegni sacerdotali, il servizio del “Confessionale” che i
sacerdoti devono assicurare alle comunità cristiane. Servizio che
è un dono e un mistero in quanto è la misericordia di Dio che la
Chiesa, in nome della Trinità, elargisce a tutti coloro che sono
sinceramente pentiti dei propri peccati e delle proprie fragilità
e si impegnano con tutte le forze a camminare in rettitudine e
santità di vita.
Napoli, 8 giugno
2006
L’Addetto Stampa- Curia provinciale- Passionisti
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