Roccasecca
(Fr). Missione popolare dei Passionisti
di
Antonio Rungi
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Comunicato
stampa
Sabato
26
novembre 2005, ore
10,30
Sarà monsignor Luca Brandolini, Vescovo di Sora-Aquino-Pontecorvo, ad aprire la missione popolare dei Passionisti nella città natia di San Tommaso d’Aquino, Roccasecca, ove i religiosi saranno presenti mediante la predicazione e l’amministrazione dei sacramenti, la visita alle famiglie, ai malati, agli studenti, con i centri di ascolto dal 26 novembre all’11 dicembre 2005. Due settimane intense che serviranno alla comunità parrocchiale per potenziare il suo cammino spirituale e pastorale all’inizio dell’Avvento ed in preparazione al S.Natale. La città conta circa 8.000 abitanti, anche se la missione sarà predicata alla sola parrocchia di Santa Margherita.
L’Eucaristia di apertura della missione, presieduta dal Vescovo, è prevista alle ore 16.00 di oggi, 26 novembre, alla quale parteciperanno i missionari e le missionarie passionisti ed interverranno autorità religiose e civili della città nonché i fedeli. Particolare significativo di questa missione è che essa verrà predicata dalla quasi totalità della Curia dei Passionisti della Provincia dell’Addolorata, con sede in Napoli, con il contributo indispensabile delle Suore Adoratrici Missionarie Passioniste e dagli Studenti teologi Passionisti della Provincia dell’Addolorata che studiano a Roma.
La missione popolare è stata voluta espressamente dal parroco, monsignor Enzo Tavernese, nella sua chiesa parrocchiale per sostenere il cammino della comunità verso la propria autenticità cristiana e a vivere, specialmente in famiglia, il vero spirito di fede.
La parrocchia conta alcune migliaia di fedeli e si estende nel centro storico della città, nella zona più abitata e frequentata dello storico e rinomato centro della Ciociaria, famoso anche per aver dato i natali, oltre a San Tommaso, ad altri personaggi della cultura, dell’arte e della musica.
La Chiesa di Santa Margherita è stata riedificata nella seconda metà del 1700. In precedenza esisteva un’antica chiesa, ad una sola navata, di cui si fa menzione in un documento del 1600. Di questa precedente chiesa fu salvato solo il campanile, la cui erezione era iniziata nel 1632.
L’attuale chiesa è in stile barocco, contenuto ed elegante. La facciata è sobria ed articolata in tre corpi distinti, ma ben armonizzati, in unica struttura architettonica. A destra di chi guarda si innalza la torre campanaria, su quattro piani terminanti con orologio e balaustra svettante. Il corpo centrale, in corrispondenza della navata mediana, ha una superficie concava con tenuta da due finte colonne ad altorilievo con angolazione aperta e con effetto visivo nel verso della verticalità. Il terzo corpo è simmetrico alla torre campanaria fino a tutto il primo piano. L’architettura interna presenta tre navate, un’ampia cupola, ricchi ed eleganti stucchi di ornamento, giochi di archi a tutto sesto, rivestimenti in marmi policromi. La bella cupola è stata affrescata da Notari, dopo gli ultimi restauri del dopo guerra.
In questo luogo di culto si svolgeranno, durante il tempo della missione dei passionisti, le cerimonie più significative dell’intero ciclo di predicazione e di animazione spirituale della comunità. In questa struttura ampia e sontuosa con le opere parrocchiali annesse vive una comunità cristiana molto impegnata in vari campi, sotto la guida attenta ed esperta del parroco, monsignor Tavernese, per lunghi anni responsabile dell’Ufficio diocesano dei beni artistici ed ambientali.
Napoli 26 novembre 2005
’Addetto Stampa- Curia provinciale- Passionisti
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