Montevergine. Consulta regionale per i Beni Culturali Ecclesiastici
di
Antonio Rungi
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Comunicato
stampa
Domenica
2 ottobre 2005, ore 18,30
Sotto la presidenza di monsignor Giuseppe Rocco Favale, Vescovo di Vallo della Lucania, delegato della Conferenza Episcopale Campana (CEC) per i beni culturali ecclesiastici, si è riunita, il 30 settembre 2005, alle ore 9,30, presso il Santuario di Montevergine (Av), la consulta regionale di tale settore per discutere vari argomenti all’ordine del giorno. Presenti circa 30 persone, in rappresentanza delle 25 Diocesi campane e della Conferenza dei Superiori Maggiori degli istituti di vita consacrata, maschili e femminili. Per La Cism Campania erano presenti il Vice-presidente, padre Antonio Rungi, provinciale dei Passionisti di Napoli, e il Segretario, padre Gino Bussetti. Per l’Arcidiocesi di Napoli, padre Parlato dell’Ufficio diocesano dei beni culturali ecclesiastici.
Moderata dall’incaricato regionale, monsignor Ernesto Rascato, la consulta ha preso conoscenza dell’Accordo per la verifica dell’interesse culturale dei beni immobiliari di enti ecclesiastici, stipulato tra la Conferenza Episcopale Campana e la Direzione Regionale per i Beni Culturali. Accordo firmato dal Cardinale Arcivescovo di Napoli, Michele Giordano e dal dottor Stefano De Caro, l’8 agosto scorso. Allo stato attuale solo 13 su 25 Diocesi si sono attrezzate degli strumenti multimediali per predisporre tutto il necessario in formato telematico e cartaceo a livello diocesano e degli istituti di vita consacrata. Ma l’impegno di estendere a tutte le diocesi questo indispensabile procedura tecnica e burocratica è emerso in tutta la sua urgenza. La Campania risulta oggi essere tra le prime regioni che hanno sottoscritto l’accordo.
L’importanza di mettere ordine in un settore di grande utilità pubblica e religiosa è stata sottolineata dal monsignor Favale. “La nuova evangelizzazione passa attraverso il recupero e la valorizzazione dei beni culturali ecclesiastici che nella Regione Campania, tra Diocesi ed Istituti di vita consacrata sono davvero tanti e tutti interessanti e di indiscusso valore artistico e culturale”. Il Vescovo ha pure messo in evidenza “le varie difficoltà che incontrano le Diocesi e gli Istituti religiosi per portare ad esecuzione un progetto di ampia portata, che richieste spese e costi che non possono essere garantiti dalle rispettive Diocesi. Per cui si fa urgente individuare percorsi di fattibilità perché la verifica dei beni culturali ecclesiastici possa davvero avere un’accelerazione nella Regione Campania, soprattutto in quelle Diocesi più piccole e meno attrezzate per tale discorso che richiede personale esperto e competente e non solo impegno di persone volontarie”.
Da parte sua monsignor Rascato si dichiarato disponibile a dare tutto quel necessario aiuto perché il lavoro possa essere portato avanti nel tempo previsto e nel rispetto degli accordi assunti a livello regionale e nazionale. Una proposta di coordinamento a livello regionale è stata avanzata dallo stesso Vescovo Casale, che vede bene un’equipe che possa aiutare il lavoro di quanti sono ancora agli inizi di un discorso che richiede serietà e competenze specifiche.
Anche la voce degli istituti religiosi, maschili e femminili, è stata ascoltata volentieri nella consulta regionale e ha trovato adeguata accoglienza presso i responsabili regionali dell’ufficio beni culturali ecclesiastici.
L’incontro si è concluso con la visita al museo del Santuario di Montevergine, allestito in occasione del Giubileo e alla mostra artistico-religiosa “O Salutaris Hostia”, allestita per l’anno eucaristico che volge al termine, entrambi molto visitati dai numerosi pellegrini che, nel corso dell’anno, sono saliti al Partenio per una preghiera alla Madonna di Montevergine, custodita gelosamente dai Padri Benedettini, sotto l’attenta guida dell’Abate Ordinario, Giovanni Tarciso Nazzaro.
Napoli 2 ottobre 2005
’Addetto Stampa- Curia provinciale- Passionisti
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