Comunicato stampa
Giovedì 22 settembre 2005, ore 14,30

Nell’ambito dei solenni festeggiamenti e delle speciali iniziative in occasione del XVII Centenario del martirio di S.Sosio, i cui resti mortali sono custoditi nel Santuario a lui dedicato in Frattamaggiore (Na), la comunità parrocchiale e passionista ha svolto una visita al luogo di culto ed ha partecipato alla santa messa, in programma per la fausta ricorrenza proprio per la comunità di Falvaterra. Diverse decine di persone, guidate dal parroco di Falvaterra, padre Renato Santilli, passionista e dal primo cittadino della locale comunità civile si sono diretti alla volta dei Frattamaggiore, il giorno 21 settembre e qui sono giunti nella prima serata. A rappresentare la Diocesi di Frosinone-Veroli-Ferentino, delegato dal Vescovo, monsignor Salvatore Boccaccio, è stato monsignor Sergio Reali, che ha presieduto la santa messa nel Santuario di S. Sosio. In rappresentanza della comunità passionista ha partecipato il superiore provinciale, padre Antonio Rungi, l’ex-parroco di Falvaterra, padre Cesare De Sanctis, e padre Tonino Fiorelli (diacono permanente). Ad accogliere il gruppo dei fedeli nella storica chiesa di Frattamaggiore dedicata a S.Sosio Martire è stato il parroco, don Sosio Rossi, che ha rivolto il saluto iniziale ai pellegrini ed ha ringraziato tutti, in particolare il Vescovo e la Diocesi di Frosinone-Veroli-Ferentino per la partecipazione e la disponibilità manifestata nel prendere parte ai solenni festeggiamenti in onore di S. Sosio per il XVII Centenario della morte. Santo che lega in modo speciale la comunità ecclesiale e civile di Frattamaggiore e quella ecclesiale, passionista e civile di Falvaterra, in quanto il Santo è stato dichiarato patrono di entrambi. La santa messa concelebrata da tutti i sacerdoti convenuti a Frattamaggiore è stata animata dalla corale di Falvaterra. Incentrata sulla testimonianza di fede e di carità del Martire San Sosio è stata la vibrante e sentita omelia di don Sergio Reali, che ha ripercorso le tappe fondamentali del culto e della devozione di S.Sosio nella comunità passionista ed ecclesiale di Falvaterra, sottolineando l’incidenza che dovrebbero avere nella vita dei cristiani di oggi. All’offertorio i fedeli hanno portato all’altare vari segni e doni a testimonianza di un legame spirituale con la comunità frattese, che è convenuta numerosa nel Santuario per partecipare alla celebrazione eucaristica con la comunità di Falvaterra. Ampia la partecipazione al sacramento della confessione e della comunione eucaristica, in segno di espressa volontà di valorizzare questa opportunità spirituale per un reale rinnovamento personale, di quanti sono convinti devoti del grande martire, diacono dell’antica chiesa di Misena, morto per testimoniare la fede in Gesù Cristo, nel 305, insieme all’altro grande santo martire campano, San Gennaro, Vescovo di Benevento.
Un’esperienza di fede come è stato adeguatamente sottolineato dal superiore provinciale dei passionisti, padre Antonio Rungi e dal parroco di Falvaterra, padre Renato Santilli, nel breve saluto prima della benedizione finale della celebrazione eucaristica.
A conclusione della santa messa, tutto il gruppo dei fedeli di Falvaterra ha visitato il museo religioso, ricavato sotto la cripta della chiesa di S.Sosio e guidato dal direttore dello stesso museo ha avuto la possibilità di conoscere altri aspetti importanti della vita ecclesiale e della storia sacra di questa bellissima realtà spirituale e cristiana campana, che ispira tutta la sua fede alla testimonianza del martire S.Sosio, molto venerato qui e in altre parti d’Italia, tra cui, appunto, Falvaterra.


Napoli 22 settembre 2005

’Addetto Stampa- Curia provinciale- Passionisti