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Padre Antonio Rungi
Superiore Provinciale
antonio.rungi@tin.it

Napoli. Petizione popolare per chiedere il riconoscimento
della santità di Giovanni Paolo II

di Antonio Rungi


Comunicato stampa
Lunedì
11 aprile 2005, ore 10,20

A distanza di una settimana dalla morte di Giovanni Paolo II, il teologo moralista, padre Antonio Rungi, superiore provinciale dei Passionisti di Napoli, avvia un singolare iniziativa sui siti web, sui giornali, per le Radio-televisioni italiane e del mondo, per chiedere al nuovo Papa il riconoscimento immediato della santità di Giovanni Paolo II. Padre Rungi, infatti, chiede a tutti gli operatori della comunicazione sociale italiana e mondiale di allestire un modulo di sottoscrizione per aderire all’iniziativa, in modo da presentarla al successore di Giovanni Paolo II.
Lo stesso padre Antonio Rungi ha elaborato il testo della petizione al nuovo Pontefice perché si faccia carico delle attese della stragrande maggioranza dei credenti e degli uomini di buona volontà, perché Giovanni Paolo II abbia un iter accelerato per dichiararlo Santo, senza attendere il regolare processo previsto dalle norme canoniche attuali.
Ecco il testo della petizione che, chi vorrà potrà sottoscrivere, inviando una semplice adesione con nome e cognome, nonché qualche elemento identificativo.
“Noi credenti ed uomini di buona volontà del mondo intero chiediamo alla Santità Vostra, quale successore di Giovanni Paolo II, di prendere immediatamente in considerazione l’ipotesi di un processo di canonizzazione accelerato per l’amato Pontefice che ci ha lasciato da poco tempo. Noi crediamo fermamente che Giovanni Paolo II sia un santo davvero e che la sua santità, al di là della conferma dei miracoli che sicuramente verranno per sua intercessione presso il Signore, non necessita di ulteriori conferme. Tutta la sua esistenza è stata santa e soprattutto la sua morte può essere classificata come un vero transito all’eternità, celebrato nei modi che si addicono ai grandi santi.
Santità, la testimonianza di affetto, di amore, di riconoscenza verso il suo predecessore da ogni parte del mondo, da ogni religione, cultura, popolo ed uomo della Terra già di per sé è un riconoscimento della santità di questo uomo di Dio, totalmente votato alla divina volontà in ogni momento della sua esistenza terrena e nei vari uffici ricoperti a servizio della comunità dei credenti e della stessa umanità. A chiederle che si acceleri il processo di canonizzazione sono i bambini, i giovani, gli ammalati, i carcerati, i malati terminali, i moribondi, i poveri, i senza casa, i disoccupati, i lavoratori, tutte le categorie di persone che hanno avuto la gioia di incontrare o comunque ascoltare il Santo Padre, Giovanni Paolo II, a sostegno delle loro cause. A chiederlo sono i seminaristi, i diaconi, i sacerdoti, i religiosi, i vescovi, i cardinali, gli uomini e donne di fede di altre confessioni e religioni, le persone che occupano un posto nella società, nella politica, nel mondo del lavoro, nella comunicazione sociale.
Non c’è categoria di persona che non avverti la necessità di vedere quanto prima, elevato agli onori degli altari, Giovanni Paolo II e poterci rivolgere a lui in modo ufficiale e riconosciuto nella sua dignità di vero santo.
Nel frattempo, Santità, noi preghiamo il suo venerato predecessore come un Santo dall’alta statura morale, ascetica, dottrinale e spirituale, perché mediante la sua intercessione presso il Signore ci ottenga le grazie di cui abbiamo bisogno. 
Esempio di uomo di Dio, zelante pastore, chiamato da Cristo stesso al vertice della sua Chiesa, a lui ci rivolgiamo in questi momenti di mestizia per la recente perdita, ma anche di profonda gioia che il Signore ha fatto a noi e all’intera umanità donandoci un vero e sicuro Santo, testimone credibile in un mondo tanto bisognoso di credere in valori superiori”.

Napoli 11 aprile 2005

’Addetto Stampa- Curia provinciale- Passionisti

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