Napoli. Giovanni Paolo II santo?
di
Antonio Rungi
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Comunicato
stampa
Giovedì
07 aprile
2005, ore 15,20
“Non è l’emozione del momento, né la folla oceanica che ha sfilato e sta sfilando davanti alle spoglie mortali di Giovanni Paolo II a far dire alla gente che questo Papa, morto appena da qualche giorno, si possa considerare a pieno titolo un vero santo”, è quanto afferma il teologo moralista, padre Antonio Rungi, superiore provinciale dei Passionisti di Napoli.
“La santità di Giovanni Paolo II, riconosciuta spontaneamente dal popolo di Dio, parte dal lontano –afferma padre Rungi- anche se ha avuto uno slancio particolare durante il Pontificato e a mio avviso negli ultimi anni, segnati particolarmente dalla sofferenza e parimenti dal coraggioso e instancabile attaccamento al timone della barca di Pietro. La testimonianza di affetto, stima, apprezzamento, che persone semplici, ma anche persone di un certo livello sociale, stanno tributando al Santo Padre è una dichiarazione indiretta di Santità. Ed io mi auguro che il suo successore, in breve tempo, possa elevarlo agli ogni degli altari, senza neppure attendere eventuale significativo miracolo, qualora, finora, non ce ne fossero, in quanto ho chiara sensazione che qualcosa di straordinario in qualche parte del mondo o forse nella stessa Roma ed Italia sia già successo per intercessione di questo vero santo dei nostri giorni. Sarebbe bello, visto anche il concorso di tanta gente, che in questi giorni ha pregato per l’anima eletta del Sommo Pontefice, potesse riavere in dono questo degno Vicario di Cristo e successore di San Pietro come Beato in cielo, al quale rivolgersi, anche subito, per impetrare grazie e favori dal cielo. Sono convinto – conclude padre Rungi- che sua Santità Giovanni Paolo II è un “Servo di Dio”, non solo perché è un titolo che si attribuisce al Romano Pontefice, ma perché lo è anche da un punto di vista di vita vissuta e non escludo che possa essere dichiarato subito “Venerabile”, in quanto le virtù teologali di fede, speranza e carità che egli ha vissuto in modo eroico possono di fatto tributargli questo titolo già all’indomani della solenne liturgia dei funerali e con l’elezione del nuovo pontefice. Quello che si sta vedendo in questi giorni a Roma e nella Basilica Vaticana, ove sono esposte alla venerazione dei fedeli le spoglie mortali di Giovanni Paolo II dice da sé il tipo di culto che già i fedeli gli tributano a pochi giorni della sua morte. Sarà eccessivo, forse anche effetto della comunicazione globalizzata, ma la gente amava davvero questo Papa e lo considera oggi santo senza ombra di dubbio alcuno. Bisogna solo aspettare il pronunciamento ufficiale del suo successore, che sicuramente valuterà oltre questo tante altre e più rilevanti fatti ai fini della proclamazione della santità, che non necessariamente ha bisogno di miracoli per essere dichiarata in un degno figlio della Chiesa, come Giovanni Paolo II, elevato alla grande dignità di Romano Pontefice”.
Napoli 07 aprile 2005
’Addetto Stampa- Curia provinciale- Passionisti
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