Calvi
Risorta. Convento dei Passionisti.
Possibile destinazione della struttura ad
Università o per esigenze pubbliche
di
Antonio Rungi
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Comunicato
stampa
Venerdì
11
febbraio
2005, ore 8,00
“Siamo
disponibili a destinare la struttura, in toto o parzialmente, del
convento dei Passionisti di Calvi Risorta per esclusivi usi
scolastici, universitari, per esigenze pubbliche, tra le quali
quelle di Caserme o uffici di Ministeri”, è quanto dichiara il
Superiore provinciale dei Passionisti di Napoli, padre Antonio
Rungi, in una Nota dell’Ufficio Stampa della Curia Provinciale.
Il
Convento che fin dalla sua apertura era stato destinato alla
formazione per le nuove generazioni dei Passionisti, dagli anni
settanta in poi è quasi completamente vuoto. Attualmente vi
dimorano otto religiosi passionisti impegnati nelle Parrocchie di
Calvi Risorta ed in vari ministeri apostolici nella Diocesi di
Teano-Calvi e dell’intero comprensorio. Dopo varie promesse
anche di Enti pubblici locali di valorizzare la struttura per
scopi sociali, le proposte sono andate a vuoto.
“I
Passionisti della Provincia dell’Addolorata che nella Provincia
civile di Caserta hanno due presenze, quella appunto di Calvi
Risorta e di Mondragone –recita la Nota della Curia provinciale-
hanno tutta l’intenzione di rimanere in tale Provincia a
condizione che la struttura conventuale di Calvi Risorta venga
valorizzata ed utilizzata per scopi sociali. I responsabili sono
disponibili verso le Istituzioni pubbliche perché prendano a
cuore l’ipotesi di destinare il Convento dei Passionisti di
Calvi Risorta a scopi sociali e per pubblica utilità, pur di
assicurare la presenza dei Passionisti nella stessa struttura o
altrove, magari realizzando un piccolo convento. La Congregazione
dei Passionisti che nella Provincia di Caserta ha dovuto lasciare,
nel secolo XIX altri due Conventi (quello della Reggia di Caserta
e di Aversa) in questa fase di ristrutturazione generale della sua
presenza in Campania e Lazio Sud intente continuare a svolgere il
suo apostolato a contatto con le popolazioni casertane, che da
sempre hanno dimostrato stima ed affetto ai Missionari
Passionisti, purché vi siano le condizioni ambientali per farlo.
La scuola Apostolica di Calvi Risorta –precisa l’attuale
Superiore provinciale dei Passionisti della Campania e Lazio Sud,
padre Antonio Rungi – ha formato in oltre 70 anni di intensa
attività migliaia di Passionisti, che hanno operato, a vari
livelli e responsabilità, in Italia e nel Mondo per il bene della
Chiesa e dell’umanità. Attendiamo proposte concrete e
percorribili da parte del Comune, della Provincia di Caserta,
della Regione Campania, delle Università, dei Ministeri vari,
soprattutto quelli dell’Interno e della Difesa, perché questa
struttura conventuale possa essere utilizzata, dopo opportuno
adeguamento, a centri studi, caserme, uffici pubblici, che
potrebbero risultare particolarmente utili alla collettività, in
quanto Calvi Risorta è situata in punto strategico della
Campania, facilmente raggiungibile per strada ordinaria, per
autostrada, per via ferrovia. Mi auguro -conclude padre Rungi- che
qualche istituzione pubblica si faccia avanti per fare qualche
proposta concreta per la valorizzazione del Convento dei
Passionisti di Calvi Risorta, altrimenti dobbiamo ripensare la
nostra presenza nella Provincia di Caserta”.
Napoli,
11 febbraio 2005
’Addetto Stampa- Curia provinciale- Passionisti
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