Napoli. Quattro secoli di storia dell’attuale convento dei Passionisti.
di
Antonio Rungi
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Comunicato
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Venerdì 7
gennaio 2005, ore 10,00
Ha 400 anni di storia e di arte, e conserva ancora integra la bellezza di uno straordinario luogo religioso e di preghiera. Per quattro secoli ha accolto tra le sue mura varie Congregazioni religiose. Fu, infatti, il Venerabile Carlo Carafa, fondatore dei Pii Operai, a costruire questa splendida struttura sui Monti di Napoli, nei pressi del Bosco di Capodimonte e a dedicarlo alla Madonna “Regina degli Apostoli”, meglio conosciuta come Santa Maria ai Monti. Una struttura conventuale di rara bellezza e situata in un luogo particolarmente ameno, nonostante il vicino aeroporto di Capodichino.
Dal 1900 vive stabilmente qui una comunità passionista ed il Convento di Santa Maria ai Monti, fin dai primi decenni del XX secolo, fu scelto come sede provincializia della Provincia religiosa dei Passionisti della Campania e Lazio Sud, intitolata alla Madonna Addolorata. Provincia, istituita dallo stesso fondatore dei Passionisti, San Paolo della Croce il 9 maggio 1769, che oggi conta circa 100 religiosi, distribuiti in 12 conventi e con una missione in Brasile, e che dal gennaio 2003 è guidata da padre Antonio Rungi, come superiore provinciale.
La struttura conventuale dei Passionisti ha subito vari danni, soprattutto in seguito ad eventi sismici di particolare gravità, ultimo dei quali quello del 23 novembre 1980.
Dopo 25 anni, in attesa ancora dei contributi, il Convento non è stato ultimato nella parte più interessante ed antica. Ma si è sulla dirittura d’arrivo. Solo in occasione del giubileo dell’anno 2000 fu riaperta la Chiesa, dopo aver ultimato i lavori nel luogo sacro, ora accessibile ai fedeli e ridivenuto, come era nel passato, punto di riferimento spirituale per l’intera città di Napoli e dintorni.
Oggi nel Convento dei Passionisti di Santa Maria ai Monti vive una numerosa comunità, considerati i tempi odierni, con 13 sacerdoti, 1 diacono e vari collaboratori laici. I Passionisti da questo luogo di preghiera e di studio si spostano sul territorio per la predicazione itinerante, per le confessioni, per l’assistenza spirituale agli istituti femminili di vita consacrata, per la collaborazione parrocchiale, per l’impegno nel Santuario del Volto Santo, per la comunicazione sociale e per l’insegnamento. Un apostolato a largo raggio, che dopo la pausa delle feste natalizie riprende il suo ritmo normale con una molteplicità di predicazioni, soprattutto di missioni popolari, di settimane eucaristiche e predicazioni varie. Una storia di apostolato, iniziata dai Pii Operai, istituto apostolico, quattro secoli fa, su Santa Maria ai Monti, ed oggi continuata dalla Congregazione della Passione, che è altrettanto un istituto di diritto pontificio con prevalente finalità apostolica.
Napoli, 7 gennaio 2005
L’Addetto Stampa- Curia provinciale- Passionisti
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