La
preghiera per le vittime del maremoto.
Di padre Antonio Rungi,
teologo moralista
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Comunicato
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Giovedì
30 dicembre 2004, ore
18,30
O Dio, Padre di tutti gli uomini
e Signore del mondo e dell’universo tutto
dall’alto dei cieli ora che osservi
il dramma di intere popolazioni e nazioni,
colpite dal disastroso maremoto dei giorni scorsi,
volgi il tuo sguardo misericordioso sull’umanità ferita
da questo evento luttuoso di dimensioni bibliche.
Signore, è difficile capire il perché di tutto questo!
Di fronte a drammi di proporzioni apocalittiche,
come il maremoto che ha sconvolto interi popoli
l’atteggiamento di ognuno di noi
è quello della riflessione
e della preghiera di impetrazione.
Non riusciamo a spiegare pienamente
il mistero di una simile immane tragedia
soprattutto delle anime innocenti,
come i tanti bambini, morti e dispersi,
in questo nuovo e terribile evento
di immensa ed inumana sofferenza.
Muoviti a pietà e compassione
di noi uomini deboli e mortali,
che sempre più siamo convinti
della nostra pochezza e fragilità
di fronte alle stesse forze naturali.
Soccorri le popolazioni
che hanno perso tutto
e forse la stessa voglia di vivere
private come sono di una prospettiva futura.
Nel cuore di questi nostri fratelli
umiliati in modo così evidente
fa sorgere la speranza
di una rinascita immediata
dopo la cocente delusione
di un ulteriore dramma.
Illumina la mente ed il cuore
di quanti possono fare il bene e soccorrere,
soprattutto in questo momento,
coloro che non hanno niente.
Poni nelle mani di quanti hanno potere
e contano davvero
la forza della solidarietà
che sorpassi oceani, mari, montagne
e burocrazie varie
per giungere direttamente
nel cuore dell’Asia.
Rinnova il miracolo della carità
e dell’amore universale,
dopo che si è consumato il dramma
della morte e della sofferenza più terrificante
ai danni di popoli inermi e indifesi
perché poveri e deboli di fronte
allo strapotere della natura
che non guarda in faccia a nessuno.
Non permette, Signore,
che simili eventi naturali
dai risvolti catastrofici
possano ripetersi nel futuro,
ma con la tua potente forza divina
blocca sul nascere ogni movimento distruttivo
che produce morte e sofferenza
soprattutto per chi non ha niente.
Tu puoi fare tutto questo!
Dimostra di essere un Dio
Buono e tenero verso ogni vivente!
Fatti compagno di viaggio accanto
con quanti hanno perso famiglia e casa
e non hanno più voglia di vivere,
perché incapaci di farsi una ragione
in simile drammatica situazione .
Napoli, 30 dicembre 2004
L’Addetto Stampa- Curia provinciale- Passionisti
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