Napoli.
“Fai brillare la solidarietà invece dei botti di Capodanno”.
Appello di padre Antonio Rungi, teologo moralista
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Comunicato
stampa
Mercoledì
29
dicembre 2004, ore 23,30
Si rivolge al popolo dei botti di Capodanno e chiede un impegno
personale a rinunciare ai fuochi artificiali per aiutare le
popolazioni toccate così gravemente dal maremoto di Santo
Stefano. “Fai brillare la solidarietà invece dei botti di
Capodanno”, è questo lo slogan che padre Antonio Rungi, teologo
moralista, Superiore provinciale dei Passionisti della Campania e
Lazio Sud, che vive a Napoli, ha coniato per il Capodanno.
“Di fronte all’immane tragedia di milioni di persone toccate
negli affetti e nei beni con il disastroso maremoto dei giorni
scorsi nel Sud-Est Asiatico l’unico gesto ammissibile nella
notte di San Silvestro, oltre al rispetto per le tante vittime,
tra cui molte anche italiane, è il coraggio della solidarietà.
Risparmiate i soldi dei botti e destinate le piccole o grandi
somme per un gesto di speciale attenzione alle persone che
soffrono nei vari Paesi asiatici toccati dall’onda anomala. E’
un gesto di umanità che vale infinitamente di più di un momento
di gioia e di piacere che può dare lo sparo dei fuochi
artificiali nella notte di Capodanno. Ed è un gesto –conclude
padre Rungi- che verrà apprezzato dagli stessi venditori di tali
prodotti, soprattutto pericolosi e costosi, se è questo il motivo
umanitario per cui non acquistate più i botti, ma fate brillare
la solidarietà, evitando così, tra l’altro, anche rischi per
la vostra e altrui vita”.
Napoli, 29 dicembre 2004
L’Addetto Stampa- Curia provinciale- Passionisti
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