Napoli. Lotta ai petardi nel periodo di Natale
Riparte l’annuale campagna educativa.
Durerà fino all’Epifania l’iniziativa
di Antonio Rungi
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Comunicato
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Martedì
14
dicembre 2004, ore 09,30
Da circa 10 anni scende puntualmente in campo per promuovere la campagna anti-botti di Natale e Capodanno. E lo fa anche quest’anno. Si tratta di padre Antonio Rungi, teologo moralista, oggi ordinario religioso dei passionisti della Campania e Lazio-Sud. Il suo singolare “pulpito” non è più Mondragone, ove il religioso ha vissuto per 25 anni, ma è il cuore stesso dell’annuale “battaglia” di Natale e Capodanno, ovvero Napoli, ove il religioso vive dallo scorso anno.
“Per me è un vero e proprio apostolato natalizio –precisa padre Rungi- meglio dire una missione specifica quella di sconsigliare sia l’acquisto che l’uso dei petardi, specialmente quelli proibiti e pericolosi che ogni anno seminano morte e sofferenza nelle persone e nelle famiglie. Per la verità di anno in anno i risultati di tale campagna di educazione e sensibilizzazione sono sempre più confortanti e non solo perché i morti ed i feriti sono di meno e decrescono di anno in anno, ma soprattutto perché le persone buone e sensibili accolgono l’invito di destinare tali somme alla solidarietà, all’adozione ai bisogni delle persone più povere italiane o di Paesi lontani. Quest’anno è mio intento coinvolgere intorno al progetto di solidarietà per il periodo di Natale un numero sempre maggiore di Italiani. E ritengo che l’emergenza di quest’anno che deve fa scattare la solidarietà siano i tre milioni di bambini che ogni anno nel mondo muoiono di fame. Con una sola bomba o petardo non acquistati, di quelli costosi, possiamo assicurare l’aiuto materiale e formativo ad un bambino per un intero anno di vita. Tre milioni di italiani che risparmino i botti di Natale e Capodanno per destinarli a tale scopo significherebbe per il 2005 salvare la vita a tre milioni di bambini. Su queste cose –conclude padre Rungi- è doveroso riflettere e fare scelte coraggiose di solidarietà, perché il Natale è soprattutto questo e non solo per un giorno, ma per l’intera vita”.
Ed un appello in modo diretto a Napoli e Napoletani, ove per tradizione si spara di più rispetto ad altre città: “Non spargete ulteriore sangue per l’imminente Natale e Capodanno, ma dedicatevi alle opere di bene, salvando la vita a tante anime innocenti, a partire dai nostri quartieri. No quindi ai botti di Natale e Capodanno, ma sì alla generosità, all’ospitalità a gesti di bontà finalizzati a salvare la vita a tanti bambini affamati ed assetati del nostro mondo”.
La campagna anti-botti di Natale e Capodanno, promossa dal teologo moralista, padre Antonio Rungi partirà domani, domenica 12 dicembre e durerà fino all’Epifania. L’inizio ufficiale durante la celebrazione delle messe nelle chiese di Napoli e Campania, che hanno già aderito verbalmente all’iniziativa di padre
Rungi.
Napoli 14 dicembre 2004
L’Addetto Stampa- Curia provinciale- Passionisti
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