Napoli. Appello
per l’accoglienza degli anziani durante l’estate.
“Apriamo parrocchie e conventi per accogliere il vecchietto”
|
Comunicato
stampa
Sabato
19 giugno
2004, ore 9,30
Il vecchietto dove lo metto? Padre Antonio Rungi una soluzione ce l’ha per questa estate: in convento o nelle parrocchie disponibili ed attrezzate. Ed, infatti, il religioso si rivolge direttamente “alle istituzioni ecclesiali di tutta Italia, in particolare alle Parrocchie e agli Istituti maschili e femminili della vita consacrata, perché, congiuntamente, mediante gli organismi decisionali, i superiori maggiori e locali, i consigli pastorali, Caritas, si appronti un progetto integrato per l’assistenza agli anziani soli ed abbandonati durante l’estate”. Così scrive, testualmente, padre Antonio Rungi, superiore provinciale dei passionisti di Napoli, in una Nota inviata a tutte le Agenzie di Stampa, alla vigilia delle vacanze estive. “Si tratta si approntare un progetto integrato tra le istituzioni religiose e civili per assicurare un minimo di vicinanza umana alle tante migliaia di anziani che verranno lasciati a se stessi durante il periodo estivo che, come si sa, fa dimenticare anche le persone più care per il mito delle vacanze e delle ferie al mare, in montagna o all’estero”.
Secondo padre Rungi, bisogna aprire le parrocchie ed i conventi per dare ospitalità agli anziani che resteranno soli. Ci sono strutture religiose, in ogni parte d’Italia, adatte ad essere luoghi di accoglienza per gli anziani. Perché non utilizzarle per questo scopo umanitario, magari sviluppando un sistema di volontariato concreto ed operativo durante il periodo estivo? Le case del clero, gli istituti religiosi durante l’estate si svuotano anch’esse perché si va altrove. Dare la possibilità a chi non può permettersi delle vacanze di avere in tali strutture un punto di riferimento per l’accoglienza, almeno diurna, significherebbe molto. Non basta la sola mensa ed assicurare ad essi un piatto caldo, ma bisogna attivarsi per garantire ai tanti anziani momenti di sano divertimento e di distensione, che è possibile avere in luoghi, come conventi, immersi nel verde o presso località marine, in parrocchie, santuari e strutture religiose di qualsiasi genere che sono particolarmente adatte ed attrezzate per fare un discorso del genere, anche perché sono frequentate”.
Ed un invito a tutti i responsabili degli istituti di vita consacrata, maschili e femminili, nonché ai Vescovi e ai parroci da parte del Superiore provinciale dei Passionisti di Napoli: “Aprite le porte dei vostri conventi, monasteri, chiese e parrocchie ed accogliete, almeno in questo breve tempo, gratuitamente e generosamente, chi bussa alla porta del vostro convento e soprattutto alla porta del vostro cuore. Stiliamo un elenco dei conventi e delle parrocchie disponibili ad accogliere gratuitamente uno, due anziani della zona che possono condividere, se vogliono, con i religiosi e le religiose, con i preti e i parrocchiani un tempo di fraternizzazione durante l’estate. E’ evidente –conclude padre Rungi- che il progetto deve essere elaborato in sintonia con tutte le istituzioni civili ed ecclesiali, per avere le garanzie necessarie di rispetto della dignità di ogni anziano, nonché per avere un aiuto di personale volontario”.
Napoli 19 giugno 2004
L’Addetto Stampa- Curia provinciale- Passionisti
INIZIO
PAGINA |