Comunicato stampa
Giovedì 17 giugno 2004, ore 10,30

Si svolgerà dal 19 al 29 settembre 2004, a Cuernavaca in Messico il XII Sinodo generale della Congregazione della Passione (Passionisti), indetto dal Superiore generale, nei giorni scorsi, padre Ottaviano D’Egidio. 
Al centro di questa biennale assise generale dei Passionisti c’è il tema della ristrutturazione della Congregazione, ovvero ristrutturare per una nuova vitalità per la missione. “Il rinnovamento –scrive il superiore generale dei Passionisti- ha modificato molto la vita religiosa sia a livello personale che comunitario, ma ha pressoché lasciate intatte le strutture delle Congregazioni, quali le Province, i Vicariati, le appartenenze legate in maniera molto stretta al territorio geografico e culturale di competenza. In un mondo sempre più globalizzato e interculturale, con flussi di immigrazioni dal Sud al Nord e dall’Est all’Ovest siamo ancora legati a strutture consolidate all’inizio del secolo passato. E’ tempo orami di creare un nuovo modo di stare insieme, di dare risposte nuove a realtà nuove, non soltanto a livello di provincia, ma in tutta la Congregazione. E’ tempo di pensare più come Congregazione che come Provincia, recuperando la freschezza evangelica e la capacità di dialogo tra tutte le parti della Congregazione con scambi di doni tra le diverse culture e nazioni. Dove c’è un’autentica e sincera comunicazione, lì si realizza la vera comunione. E’ necessario entrare nella cultura dell’altro per comprendere le sue idee, condividere le sue emozioni, condividere i suoi sogni. Uno di questi sogni è che la Congregazione si trasformi come se fosse una sola Provincia e in quanto tale vive ed è inviata a tutte le etnie del mondo per annunciare la buona novella. Gesù ci vuole multiculturali e multietnici: Andate e ammaestrate tutte le nazioni (Mt 28,19)”.
Il tema della ristrutturazione non è nuovo negli Istituti di vita consacrata, in quanto da tempo si trovano ad affrontare le nuove emergenze, conseguenti al calo delle vocazioni. Se nel passato il decentramento era favorito per gestire e governare meglio gli ordini e le congregazioni religiose, oggi si tenta di centralizzare, di accorpare, per rendere più possibile la mobilità dei religiosi, non solo da una parte all’altra di una nazione, bensì a livello mondiale. Anche i passionisti si trovano ad affrontare questa nuova sfida. E i numeri sono chiari. Al 31 dicembre del 2003, i Passionisti in tutto il mondo sono 2257, di cui 15 vescovi, 1755 sacerdoti, 240 fratelli, 6 diaconi permanenti, 256 chierici. I religiosi sono distribuiti in 28 province, da cui dipendono i 18 Vicariati regionali, in 383 case, dei cinque continenti, e in 58 nazioni. Rispetto al 2002, i passionisti hanno fatto registrare un lieve calo. Dai 2278 del 2002 sono passati agli attuali 2257. Le prime professioni sono state 59 nel 2003, rispetto alle 57 del 2002. A testimonianza di una crescita negli ingressi, soprattutto nei Paesi del Terzo e Quarto Mondo, ed una progressiva perdita nei Paesi del benessere, tra cui anche l’Italia. Le ordinazioni sacerdotali nel 2003 sono state 22, rispetto alle 37 del 2002. I religiosi defunti sono stati 52, di cui la prevalenza in età avanzata, ma anche di qualche decesso di giovane o adulto sacerdote. Le uscite definitive dall’Istituto sono state 52 nel 2003, rispetto alle 23 del 2002, in seguito al fenomeno della facile incardinazione che ottengono dai vescovi nelle rispettive diocesi, dopo aver espletato il servizio pastorale in parrocchia in regime di esclaustrati. 
Questa è la fase di preparazione al Sinodo. Infatti coloro che, tra i membri del Sinodo, in particolare i superiori provinciali, vogliono presentare altri argomenti all’ordine del giorno, lo possono fare entro il prossimo 30 giugno 2004. In ragione del quale, in questi ultimi tempi, nelle province passioniste italiane e del resto del mondo si sono svolte le assemblee provinciali su questo argomento principale del prossimo Sinodo generale.

Napoli 17 giugno 2004

L’Addetto Stampa- Curia provinciale- Passionisti