Home Page passionisti.org

CONGREGAZIONE DELLA PASSIONE
Provincia Religiosa dell'Addolorata - DOL
(Basso Lazio, Campania e Vicariato in Brasile)
passionisti@passionisti.org

 BENVENUTO nella FAMIGLIA PASSIONISTA

San Paolo della Croce, il nostro FONDATORE

altre sezioni di www.passionisti.org
Linea di divisione

Bacheca di p. Antonio Rungi

SCOPO di queste riflessioni:
- offrire un contributo settimanale di attualità;
- sollecitare discussioni ed approfondimenti.

<<--- Vai al SOMMARIO



Padre Antonio Rungi
Superiore Provinciale
antonio.rungi@tin.it

Celebrazione della memoria del Beato Lorenzo Maria Salvi,
 sacerdote passionista.


Comunicato stampa
Sabato
12 giugno 2004, ore 11,00


I Passionisti oggi ricordano, nella liturgia propria, il Beato Lorenzo Maria Salvi, sacerdote, grande devoto di Gesù Bambino. E fu sulla spiritualità del Natale del Signore che questo degno figlio di San Paolo della Croce incentrò la sua esperienza mistica ed il suo cammino verso la santità. Nella colletta della celebrazione eucaristica, così prega oggi il popolo di Dio, che partecipa alla messa, nelle chiese e nei conventi dei passionisti, “O Dio, che hai concesso al Beato Lorenzo Maria, sacerdote, una conoscenza viva e penetrante del mistero del tuo Verbo fatto carne nella devota contemplazione di Gesù Bambino, per sua intercessione fa che anche noi, camminando per la via dell’infanzia spirituale, attingiamo nel tuo Figlio la vita senza fine”.
La vita di questo grande apostolo dell’Incarnazione del Figlio di Dio è davvero semplice ed essenziale, sul modello del Cristo, Verbo Incarnato, che egli pose come punto di riferimento della sua vita cristiana, religiosa e sacerdotale.
Alla nascita, avvenuta a Roma il 30 ottobre 1782, gli vennero dati i nomi di Lorenzo, Gaetano, Maria Salvi; fu battezzato nella parrocchia di S. Eustachio e cresimato in San Pietro; ricevette una buona educazione in famiglia e poi al Collegio Romano dei Gesuiti, che frequentò fino ai 17 anni. Superate le resistenze del padre, preoccupato giustamente del clima antireligioso, scaturito in quegli anni dalla Rivoluzione Francese, Lorenzo poté dar corso alla sua vocazione alla vita religiosa, entrando il 14 ottobre 1801 nella Congregazione dei Passionisti, fondata nel 1737 da s. Paolo della Croce, apostolo del Crocifisso. Aveva conosciuto questi padri Passionisti durante un episodio drammatico che interessò Roma, avvenuto nel gennaio del 1793. A Piazza del Popolo venne assassinato, durante una sommossa, il rappresentante del governo rivoluzionario Ugo De Bassville. Questo fatto provocò una sollevazione popolare e il papa Pio VI (che morirà prigioniero a Valence nel 1799) era molto preoccupato; per evitare spargimenti di sangue, fu chiamato il grande oratore passionista s. Vincenzo Maria Strambi, il quale recatosi in piazza, parlò alla folla inferocita, riuscendo a calmare gli animi ostili. Tra la folla c’era anche il giovane Lorenzo, il quale rimase affascinato dall’eloquenza del passionista e da quel severo abito nero, sormontato da un cuore bianco, che indossava. Il 20 novembre 1802 Lorenzo Gaetano Maria emise il voto specifico dei passionisti della “grata memoria della passione del Signore” e i tre voti di “povertà, castità ed obbedienza”, cambiando il nome in Lorenzo Maria di s. Francesco Saverio. Completati gli studi filosofi e teologici fu ordinato sacerdote il 29 dicembre 1805 a Roma. 
Intanto il nuovo papa Pio VII nel luglio 1809 viene condotto prigioniero in Francia dal prepotente Napoleone, il quale il 25 agosto 1809 firma un decreto di soppressione degli Ordini religiosi e tutti gli Istituti vengono chiusi; nel 1810 anche padre Lorenzo Maria fu costretto a lasciare il convento e si dedicò al ministero sacerdotale nella chiesa di S. Maria nel rione di S. Eustachio. 
Essendo proibito l’uso l’abito religioso, Lorenzo, con prudenza e coraggio, svolse il suo ministero nei vicoli e stradine fra la gente, per mantenere accesa la fede. Nel 1811 è a Pievetorina (Mc), dove con il permesso dei superiori si era ritirato e dove la vita religiosa non era ostacolata, trovandosi a suo agio tra preghiera, studio e predicazione. Dopo la caduta di Napoleone e il ritorno del Papa Pio VII a Roma (24 maggio 1814) anch’egli ritornò in città e dal 1815 fino alla morte fu impegnato in attività missionaria, tipica della Congregazione dei Passionisti, che lo vide ininterrottamente girare nel Lazio, Marche, Toscana e Abruzzo. 
I biografi raccontano che nel 1812 gli apparve Gesù Bambino, che lo guarì da una grave malattia; da quel momento si impegnò con voto, a diffondere la devozione al Bambino Gesù e con l’immagine del Bambinello che lui chiamava, “il mio imperatorino” operava vari miracoli; su questa devozione scrisse anche vari libri; durante una predica a Caprarola (Vt) mentre parlava di Gesù Bambino, cominciò a piangere senza freno al punto che dovette interrompere per quel giorno. Fu chiamato “l’apostolo di Gesù Bambino”. Scolpiva personalmente statuine del Bambinello che distribuiva, come pure le immaginette devozionali stampate. E’ da annoverarsi fra i grandi innamorati di Gesù Bambino e del Natale, come s. Francesco d’Assisi, s. Antonio di Padova, s. Paolo della Croce, s. Alfonso M. de’ Liguori. Ricoprì la carica di superiore in varie Case religiose dei passionisti italiani, quali Terracina, Monte Argentario, Todi, Roma, Vetralla. Morì il 12 giugno 1856 a Capranica (Vt) in casa dei signori Porta, benefattori dei Passionisti, acclamato dal popolo come un santo. 
Le sue spoglie riposano nella chiesa di S. Angelo a Cura di Vetralla (Vt); la causa per la sua beatificazione fu introdotta il 28 febbraio 1923. Fu l’attuale Papa, Giovanni Paolo II, il 1° ottobre 1989 a presiedere la cerimonia di beatificazione in San Pietro. 

Napoli 12 giugno 2004

L’Addetto Stampa- Curia provinciale- Passionisti

INIZIO PAGINA

Linea inferiore

Copyright ? No Grazie diffondete, stampate e utilizzate il contenuto di questo sito;   Risoluzione 800 x 600; Carattere piccolo;
Organizzaz. ACSMAM Associazione Culturale S. Maria Ai Monti -