Roma. I passionisti si contano e prospettano il loro futuro.
|
Comunicato
stampa
Venerdì 11
giugno 2004, ore 11,30
Sono stati pubblicati in questi giorni i dati statistici della Congregazione della Passione (Passionisti) aggiornati al 31 dicembre del 2003. I Passionisti oggi nel mondo sono 2257, di cui 15 vescovi, 1755 sacerdoti, 240 fratelli, 6 diaconi permanenti, 256 chierici. I religiosi sono distribuiti in 28 province, da cui dipendono i 18 Vicariati regionali, in 383 case, dei cinque continenti, e in 58 nazioni. In Italia i passionisti sono 531, di cui 440 tra sacerdoti e vescovi, 4 diaconi permanenti, 51 fratelli di voti perpetui, 3 fratelli di voti temporanei, 10 chierici di voti perpetui, 23 chierici di voti temporanei. Sono 12 i novizi chierici. I passionisti in Italia sono distribuiti in 6 province religiose e in 64 case. La provincia italiana più consistente numericamente è quella del Nord, con 180 religiosi, la seconda nel mondo, dopo quella americana con 196 religiosi. Rispetto al 2002, i passionisti, come altri istituti di vita consacrata in Occidente, hanno fatto registrare un lievi calo. Dai 2278 del 2002 si è passato agli attuali 2257. Le prime professioni sono state 59 nel 2003, rispetto alle 57 del 2002. A testimonianza di una crescita negli ingressi, soprattutto nei Paesi del Terzo e Quarto Mondo, ed una progressiva perdita nei Paesi del benessere, tra cui anche l’Italia. Le ordinazioni sacerdotali nel 2003 sono state 22, rispetto alle 37 del 2002. I religiosi defunti sono stati 52, di cui la prevalenza in età avanzata, ma anche di qualche decesso di giovane o adulto sacerdote. Le uscite definitive dall’Istituto sono state 52 nel 2003, rispetto alle 23 del 2002, in seguito al fenomeno della facile incardinazione che ottengono dai vescovi nelle rispettive diocesi, dopo aver espletato il servizio pastorale in parrocchia in regime di esclaustrati. Se il numero dei religiosi in entrata sono molti nei Paesi del Terzo e Quarto Mondo, altrettanto rilevante è il numero di coloro che lasciano, dopo un breve periodo o dopo alcuni anni. Il fenomeno della mancata costanza e fedeltà alla vocazione è un dato di fatto soprattutto nei Paesi sottosviluppati.
Dal 1741, data ufficiale della nascita della Congregazione della Passione, al 2003 i passionisti che hanno vestito l’abito di San Paolo della Croce sono stati 13.333, di cui 55 Vescovi, 6427 sacerdoti, 2937 fratelli coadiutori, 3905 chierici, 9 diaconi permanenti.
La Congregazione dei passionisti, nonostante il numero limitato che ne ha caratterizzato l’evoluzione storica in oltre due secoli e mezzo, ha avuto 5 santi, 36 beati, 16 venerabili, 14 servi di Dio. Come dire che è una grande scuola di santità per quanti vogliono fare un cammino di perfezione nella carità, avendo come motivo dominante della loro scelta di consacrazione al Signore la “grata memoria della Passione del Signore” il voto principale e specifico dell’Istituto dei Passionisti, che, sull’esempio del loro santo fondatore, Paolo della Croce, oltre a meditare la Passione di Cristo la testimoniano con la vita e con la predicazione itinerante e con mettersi a servizio della Chiesa universale e delle Chiese particolari, soprattutto di quelle in maggiore difficoltà di carenze sacerdotali e pastorali.
Della ristrutturazione della Congregazione della Passione si parlerà nel prossimo Sinodo generale, che si terrà a Cuernavaca in Messico, dal 19 al 29 settembre 2004, al quale parteciperanno tutti i superiori maggiori dell’Istituto e invitati speciali.
Napoli 11 giugno 2004
L’Addetto Stampa- Curia provinciale- Passionisti
INIZIO
PAGINA |