Insegnare on-line il Rosario ai bambini internauti
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Comunicato
stampa del
Superiore Provinciale, Padre Antonio Rungi
Mercoledì
19 maggio
2004, ore 10,30
“Insegnare on-line il Rosario ai bambini internauti”. E’ un progetto che padre Antonio Rungi, teologo moralista, lancia mediante Internet. Il motivo è semplice: i bambini sono a contatto quotidiano con Internet per motivo di studio e di svago. Il metodo altrettanto è semplice: promuovere l’iniziativa mediante i siti cattolici, le parrocchie, le Diocesi, le Agenzie di Stampa, i Quotidiani e le Riviste cattoliche.
Il Rosario, dice il Papa, è una preghiera che "porta al cuore stesso della vita cristiana ed offre un'ordinaria quanto feconda opportunità spirituale e pedagogica per la contemplazione personale, la formazione del popolo di Dio e la nuova evangelizzazione".
Il Rosario è una preghiera particolare per la pace e per la famiglia. "Il Rosario è preghiera orientata per sua natura alla pace, anche per i frutti di carità che produce", tra cui il "desiderio di accogliere, difendere e promuovere la vita, facendosi carico della sofferenza dei bambini in tutte le parti del mondo"; di "testimoniare le beatitudini nella vita di ogni giorno"; di "farsi 'cirenei' in ogni fratello affranto dal dolore o schiacciato dalla disperazione". Di diventare, in una parola, "costruttori della pace nel mondo". Per cui, "non si può recitare il Rosario senza sentirsi coinvolti in un preciso impegno di servizio alla pace".
Coscienti dell’importanza di recuperare una vita spirituale all’interno della famiglia, il Papa parla del rilancio del Rosario in famiglia, quale strumento di particolare importanza “nel quadro di una più larga pastorale della famiglia”. La recita quotidiana del Rosario è “un aiuto efficace per arginare gli effetti devastanti di questa crisi epocale", dovuti anche ad un uso smodato dei mezzi di comunicazione sociale ed in particolare della televisione. Riprendere a recitare il Rosario in famiglia significa immettere nella vita quotidiana ben altre immagini", oltre che riscoprire il "valore del silenzio": "tra i limiti di una società fortemente tecnologizzata e mass-mediatica - scrive il Papa - c'è anche il fatto che il silenzio diventa sempre più difficile".
Anche se può sembrare "poco adatta al gusto dei ragazzi e dei giovani d'oggi", conclude il Papa, il Rosario va proposto come momento significativo di preghiera nel quadro di una pastorale giovanile non rinunciataria, ma coraggiosa. Il Rosario, infatti, non è solo un "aiuto spirituale" per gli adulti, ma una preghiera per tutti. I giovani devono essere guidati sapientemente nel modo di pregare.
Da qui la proposta di promuovere l’insegnamento e la recita del Santo Rosario on-line diretto soprattutto ai bambini ed ai giovani frequentatori della comunità ecclesiale virtuale.
Napoli 19 maggio 2004
Padre Antonio Rungi
antonio.rungi@tin.it
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