Un decalogo contro la dipendenza di qualsiasi genere
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Comunicato
stampa del
Superiore Provinciale, Padre Antonio Rungi
Sabato 24
aprile 2004, ore 12,00
Ora anche un decalogo della libertà, ovvero dell’indipendenza da qualsiasi genere. Un decalogo particolarmente utile e attuale, che certamente servirà a far riflettere e soprattutto ad agire correttamente. Questo nuovo decalogo della lunga serie che ha già scritto è opera del teologo moralista, padre Antonio Rungi, ordinario religioso dei passionisti della Campania e Basso Lazio. Ne riportiamo l’esatta elaborazione.
1. Non essere dipendente da tutto ciò che aliena la persona umana e la rende simile alla bestia, con tutto il rispetto per gli animali.
2. Non essere dipendente dalle tue personali convinzioni, che, spesso, rasentano l’esaltazione, perché nessuno chi crederebbe e tutti ti allontanerebbero.
3. Non essere dipendente dai piaceri della carne e del sesso. Non sempre fanno bene, perché la sregolatezza in questo ed in altri comportamenti non giovane alla salute del corpo e della mente.
4. Non essere dipendente da vino, alcool, droga e qualsiasi altra cosa deleteria alla tua salute. Prima o poi rimarrai distrutto.
5. Non essere dipendente dalla Tv, cinema, computer e multimediali dei nostri tempi. Limitano difatti la tua libertà di pensiero e di azione e diventi quasi un robot.
6. Non essere dipendente dalle opinioni degli altri, soprattutto nel campo politico, economico e religioso, ma esprimi liberamente le tue idee in merito.
7. Non essere dipendente da parenti, amici e conoscenti perché sono quelli che ti danno i maggiori problemi .
8. Non essere dipendente da medici e medicine, perché questo non ti fa più vivere dalla sera alla mattina.
9. Non essere dipendente dal denaro, dal successo e dalla poltrone varie, perché rischi di svendere la tua dignità per raggiungere questa condizione esistenziale.
10. Non essere dipendente da niente e da nessuno se vuoi vivere libero da ogni preoccupazione presente e futura, ma cura la tua libertà interiore, quella che libera il cuore e fa amare sinceramente ogni cosaa.
“Regole di comportamento e di vita –afferma padre Rungi- che in un mondo di interdipendenza a livello locale e globale richiede una profonda riflessione su quale strada ci siamo incamminati: se verso la responsabilità e la maturità, oppure verso la superficialità e la banalità”.
Napoli 24 aprile 2004
Padre Antonio Rungi
antonio.rungi@tin.it
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