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Convento di Airola

Airola (Bn). Il Superiore provinciale, oggi, in visita 
alla comunità passionista della città

Comunicato stampa del Superiore Provinciale, Padre Antonio Rungi
Mercoledì
21 aprile 2004, ore 8,00


Nell'ambito delle periodiche visite fraterne alle comunità passioniste, oggi, mercoledì 21 aprile 2004, il superiore provinciale dei Passionisti di Napoli, padre Antonio Rungi, farà visita alla comunità passionista di Airola (Bn). 
Alle ore 9,30 è previsto l'incontro della comunità con padre Rungi. Uno scambio di vedute sulla qualità della vita comunitaria così come è vissuta dai passionisti di Airola, nonché un primo incontro per programmare l'imminente festa in onore di Santa Maria Goretti, che è molto venerata nella città di Airola. Di regola la festa annuale della giovane santa, morta martire per difendere la sua castità, a Le Ferriere di Nettuno, ad appena 12 anni, nel 1902, per le mani di Alessandro Serenelli, si volge nella prima decina del mese di luglio. La festa liturgica ricorre con data fissa il 6 luglio di ogni anno, giorno della sua morte. La festa ad Airola fu introdotta nel 1950, all'indomani della canonizzazione di Maria Goretti da parte di Papa Pio XII, ed ogni anno i passionisti, nel convento dei quali, a Monteoliveto, si conserva una bellissima statua della santa, ne hanno promosso il culto e la devozione soprattutto tra le giovani. 
Il convento dei passionisti è situato su una ridente collina alle spalle della città, Monteoliveto, ed ha origini storiche che affondano le loro radici nello scorcio del primo millennio cristiano. Vi è annessa una chiesa dedicata a San Gabriele Arcangelo, insigne benefattore della popolazione, che da lui, con intervento prodigioso, fu liberata dai saraceni nel 960 e poi da una terribile peste nel 1106. I religiosi che abitarono e santificarono il monastero furono prima i Cluniacensi (1033 – 1201), di cui si ricorda il Beato Agàno; poi gli Abati Commendatari, quindi gli Olivetani (1545 – 1788), che sulle rovine del primo conventino e la piccola chiesa (ci sono dei resti nei sotterranei) costruirono la chiesa e il complesso monastico attuale. 
Dopo la soppressione napoleonica il possesso passò al demanio che, dopo una cinquantina di anni, concesse il fabbricato ai Benedettini di Montevergine (1842), che vi rimasero fino alla nuova soppressione voluta dallo spirito anticlericale del neo-regno d'Italia (1866). 
Nel 1882, dopo una missione predicata in città, il Monastero fu acquistato dai Passionisti, con l’aiuto di generosi benefattori, tra i quali il superiore generale Beato Bernardo Silvestrelli. Da 122 anni i Passionisti vi esercitano il loro ministero apostolico, diramando, come ad un “faro nella Valle Caudina”, la luce della civiltà cristiana sulla città e sui paesi vicini, vero centro di spiritualità e punto di riferimento per la vita religiosa e sociale di Airola, oasi di pace e di serenità che invita alla riflessione e alla meditazione. 
E qui che si festeggiano i vari santi passionisti, tra cui il fondatore San Paolo della Croce, San Gabriele dell’Addolorata e Santa Maria Goretti. 
Speciale festa viene dedicata, ogni anno, a Santa Francesca Romana, protettrice degli automobilisti- Festa che risale al 1608 in occasione della canonizzazione della santa, quando i monaci olivetani, alla cui spiritualità si rifaceva santa Francesca Romana, ottennero una preziosa reliquia, tratta dalla costola della santa e fu realizzato un altare privilegiato nell’attuale chiesa, ora parte integrante del grande monastero dei padri passionisti.
Attualmente, la comunità passionista di Airola è composta da 8 religiosi, tutti sacerdoti, ed è guidata dal superiore, padre Giuseppe Polselli e dal Vicario, padre Francesco Minucci. Gli alti religiosi di comunità sono padre Clemente Dragonetti, padre Leonardo Fiore, padre Candido Izzo, padre Faustino D'Uva, padre Onorio Volpicelli, padre Stefano Pompilio, che è parroco della parrocchia di San Michele a Serpentara e San Carlo, nonché Rettore del Santuario della Madonna Addolorata, collocato sulla omonima collina, vicino al Convento dei Passionisti.



Napoli 21 aprile 2004

Padre Antonio Rungi
antonio.rungi@tin.it

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