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Padre Antonio Rungi
Superiore Provinciale
antonio.rungi@tin.it

Napoli. Una speciale preghiera per gli ostaggi italiani 
durante la messa celebrata dal superiore provinciale, 
padre Antonio Rungi


Comunicato stampa del Superiore Provinciale, Padre Antonio Rungi
Domenica
18 aprile 2004, ore 15,10


Una speciale preghiera per gli ostaggi in mano agli iracheni ed in particolare per i nostri connazionali è stata elevata al Signore durante la messa, presieduta dal Superiore provinciale dei passionisti di Napoli, padre Antonio Rungi, nella Chiesa di Santa Maria ai Monti. Il provinciale, nel rito religioso di questa mattina, alle ore 11,30, ha ricordato anche Fabrizio Quattrocchi, ucciso dai sequestratori. 
Durante l'omelia della Domenica in Albis, padre Rungi, prendendo spunto dal Vangelo, in cui c'è un continuo invito di Cristo alla Pace, ha sviluppato tale tematica rapportandola alla situazione internazionale di questi giorni. 
''Chi crede in Dio –ha detto padre Rungi- non può non essere dalla parte di coloro che costruiscono ponti di pace e che amano la vita. Perché al Dio al quale ci rivolgiamo con nome diverso, Egli è per tutti Padre buono e misercordioso, Dio della vita e non della morte, Dio della pace e non della guerra. Tra cristiani, musulmani e fedeli di altre religioni si possono trovare punti di incontro se si rispettano le leggi scritte nei vari testi religiosi, compreso il Corano, l’Antico Testamento, che sono testi che parlano di pace e di amore alla vita e mai di guerra e di odio fra le genti. Non bisogna essere integralisti o addirittura portare avanti un proprio progetto politico facendo passare come progetto religioso o difesa della propria religione atti criminali o guerre definite sante, da qualsiasi parti vengano dichiarate. No a qualsiasi guerra religiosa, ma dialogo costante su temi importanti come quelli della pace e della giustizia sociale e soprattutto dialogo per riequilibrare l’umanità che è troppo scompensata in questo preciso momento che sta vivendo”.
Ed un appello conclusivo da padre dell’ordinario religioso dei passionisti della Campania e Basso Lazio: “Facciamoci promotori di pace partendo dai nostri ambienti abituali di vita, mediante il sostegno ad una cultura di pace rispetto ad una evidente cultura di guerra, che serpeggia oggi nel mondo in ogni luogo, specialmente in quelli ove manca una stabilità di governo ed una solidità di economia in prospettiva di progresso democratico e civile”.

Napoli 18 aprile 2004

Padre Antonio Rungi
antonio.rungi@tin.it

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