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Aversa.
Iniziata la missione dei Passionisti a San Cipriano d'AversaVilla di Briano (Ce)

04 ottobre 2003.


"La missione è un tempo straordinario per accogliere la grazia di Dio e convertirci". Con queste parole, l'arcivescovo-vescovo di Aversa, monsignor Mario Milano ha aperto la missione dei passionisti a San Cipriano d'Aversa (Ce), sabato scorso, 4 ottobre, alle ore 19,30, nella Chiesa di Santa Croce, in coincidenza con la festa di San Francesco d'Assisi, patrono d'Italia. Monsignor Milano ha presieduto la solenne celebrazione eucaristica durante la quale ha dato il mandato ai missionari passionisti di predicare al popolo di Dio della comunità sanciprianese. Con il Vescovo hanno concelebrato i sacerdoti della città, gli stessi missionari e il superiore provinciale dei passionisti di Napoli, che, tra l'altro, ha presentato al Vescovo il gruppo dei missionari. 
Nell'omelia il presule ha sottolineato l'importanza della missione a conclusione dell'anno del Rosario in onore alla Beata Vergine Maria. Costante è stato il riferimento al magistero del Sommo Pontefice, Giovanni Paolo II, che "avremo la gioia -ha detto Milano- di accogliere nuovamente in Campania martedì 7 ottobre, quando svolgerà una breve visita al nostro Santuario di Pompei. Sarà quella l'occasione -ha detto monsignor Milano- di dire un infinito grazie al Papa per il suo ministero apostolico, per il suo servizio petrino, per il coraggio con il quale affronta le non poche difficoltà personali in questo tempo della sua vita. Un grazie anche per il dono dell'anno del Rosario che per noi campani ha avuto un significato speciale per la presenza nella nostra Regione del Santuario di Pompei". Monsignor Milano, nella sua riflessione ha sviluppato altri importanti argomenti attinenti "la vita cristiana che in occasione della santa missione deve essere ripresa in pieno e recuperata in chi l'ha smarrita o completamente abbandonata". Ha, infine sollecitato "una partecipazione più intensa e sentita a tutti i momenti in programma durante la missione, con particolare attenzione all'ascolto della parola di Dio, al sacramento della riconciliazione e dell'eucaristia".
Buona è stata la partecipazione del popolo di Dio al rito di apertura della missione cittadina. La missione si protrarrà fino al 19 ottobre. Nove sono i missionari passionisti impegnati nelle tre parrocchie cittadine. Con loro collaborano quattro Suore del Bell'Amore, 1 Suora passionista e 2 Suore Adoratrici Missionarie Passioniste. Oltre alla catechesi, la celebrazione dei vari sacramenti, soprattutto quello della penitenza, i missionari saranno impegnati nella visita alle famiglie, negli incontri con i giovani, gli studenti, le associazioni che sono presenti sul territorio, nei centri di ascolto, che già sono stati attivati su tutto il territorio comunale. Scopo della missione è sensibilizzare i credenti sull'accoglienza e sul dono della fede, spesso dimenticata per dare ascolto alle eccessive preoccupazioni materiali e temporali. 
San Cipriano d'Aversa è una città, prevalentemente agricola, di circa 17mila abitanti facente parte dell'agro aversano. Conta tre parrocchie e la missione sarà svolta a livello parrocchiale, con dei momenti di aggregazione interparrocchiale. 
Le comunità parrocchiali interessate sono: la parrocchia di Santa Croce di cui è parroco don Sebastiano Paolella, quella della SS Annunziata con don Luigi Marino e l'altra di S. Giuseppe di cui è parroco don Giovanni Schiavone. 
Molte le attese dei parroci, dei fedeli e dello stesso pastore della Diocesi di Aversa. In una zona di grandi problematiche sociali la missione dei passionisti, infatti, si colloca come un momento di riflessione e studio per rilanciare la vita spirituale e sociale della vasta area comunale. I missionari con il poco tempo che avranno a disposizione non potranno certamente risolvere i problemi locali, ma potranno dare un valido contributo spirituale per far leggere tutto ciò che è la quotidianità della comunità locale nell'ottica della fede. Come missionari passionisti essi porteranno la parola della Croce e della redenzione in tutti gli ambienti che si dimostreranno aperti e disponibili per un incontro fraterno e soprattutto per accogliere la novità perenne del Vangelo, che è speranza e progettualità per futuro, anche in una terra dove la speranza spesso è disperazione e il nuovo è bloccato sul nascere. Il popolo di San Cipriano è un popolo buono e disponibile a farsi permeare la parola di Dio ed incamminarsi su un vero itinerario di conversione e rinnovamento a tutti i livelli. I missionari e le missionarie metteranno tutto il loro zelo apostolico per fare dei 15 giorni di missione un tempo di autentica riconciliazione e rinascita. Intanto la comunità diocesana di Aversa si sta preparando all'incontro con il Santo Padre, in Piazza San Pietro, in programma il giorno 16 ottobre. E' prevista una massiccia partecipazione dei fedeli per tale circostanza. La missione dei passionisti servirà a sensibilizzare la comunità cristiana di San Cipriano anche ad essere presenti non solo spiritualmente all'incontro con il Papa sia a Pompei che in Vaticano.

Napoli 04 ottobre 2003

Padre Antonio Rungi
antonio.rungi@tin.it

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