Nel
secolo XVIII la luce della Croce di Cristo conquistò il cuore di colui
che doveva diventare nel mondo l’apostolo del Crocifisso: S. Paolo
della Croce, fondatore dei Padri Passionisti. Allontanati dal suo
cuore gli affetti terreni, il suo essere fu totalmente preso dall’Amore
per Colui che il Crocifisso rappresentava: Cristo, Figlio di Dio –
Umanato.
Egli, infatti, nell’estate del 1720 ricevette a Castellazzo una
speciale grazia soprannaturale, che merita di essere citata, come la
riporta il Santo Vescovo Passionista Vincenzo Maria Strambi.
Questa visione fu decisiva per la sua futura
esistenza e per il suo fecondo apostolato nel campo missionario della
Chiesa. "Fui elevato da Dio con altissimo raccoglimento. In
questo momento mi vidi in spirito vestito di nero sino ai piedi con una
Croce bianca in petto e, sotto la Croce il nome SS.mo di Gesù in
lettere bianche. In questo istante mi sentii dire queste parole: E’
questo il Segno di quanto deve essere puro e candido quel cuore che deve
portare scolpito il nome SS. di Gesù".
Questo Sacro Simbolo S. Paolo della Croce
non solo l’inalberò sul suo abito, ma Lo piantò nel Suo cuore.
Il Crocifisso fu l’oggetto prediletto del suo amore, fu il tema fisso
delle sue fatiche apostoliche ed al riflesso di questo Santo Segno,
seminò nei cuori dei fedeli la Grazia di Dio e convertì all’Amore
Eterno i più incalliti peccatori.
Sulla scia di questa visione celeste fondò la "Congregazione dei
minimi chierici regolari della Santa Croce e Passione di Nostro Signore
Gesù Cristo". Quest’amore sviscerato per il Crocifisso, il Santo
lo ha inculcato con la parola, con gli scritti e con la testimonianza
della sua vita, nel cuore dei suoi figli spirituali.
Questi suoi figli, chiamati dal popolo Passionisti, non hanno mai
tradito lo spirito del loro Fondatore e, sulla scia del loro Padre,
hanno predicato, in tutte le parti del mondo, il "Verbum Crucis",
sorgente inesauribile di salvezza. Anche l’Isola Verde è stata, in
più occasioni, pulpito della loro predicazione apostolica.
Le varie Croci ricordo, seminate in vari
punti del territorio isolano, attestano, nel tempo, il passaggio di
questi apostoli della Passione del Cristo e sono, per tutti, un
richiamo a vivere quel mistero di Amore-Dolore che questo Simbolo
rappresenta.
Nel 1903 i piedi evangelici di questi missionari del Crocifisso
calcarono anche la ferace terra di Casamicciola Terme. Dal 10 al 25
marzo di quell’anno la loro voce risuonò nella Chiesa di Santa Maria
Maddalena. Furono giorni di intensa Fede, di rinnovamento interiore, di
pace dello Spirito. Sono trascorsi 100 anni da quei giorni e il
Simbolo di Salvezza, che i figli di San Paolo della Croce lasciarono ai
fedeli, come pegno delle loro fatiche apostoliche, ancora svetta lungo
la marina di questa amena cittadina.
Nel corso degli anni, per motivi urbanistici,
il monumento ha subito varie ristrutturazioni, ma questi fattori
estetici non hanno affievolito il sentimento affettivo dei fedeli di
Casamicciola Terme, che, memori della fede dei padri, l’hanno sempre
amato e continuamente l’hanno adornato di fiori e di luci. Questo
intimo sentimento non si è mai esaurito, ma negli anni si è sempre
più radicato e quando l’eco di certe strane voci, circa una sua
possibile eliminazione, giunse alle loro orecchie, sono stati presi da
una forte indignazione umana verso gli autori di un tale progetto.
Perciò né l’ala edace del tempo, né i vari sussulti socio-politici
sono riusciti a scalfire il suo alone di gloria. Dopo un secolo dalla
sua installazione la Croce di Cristo è ancora lì sul corso Luigi
Manzi, cullata alle spalle dalle onde marine e con lo sguardo protettore
rivolto verso la città di Casamicciola ed il verde del Monte Epomeo.
Nel suo statuario silenzio proclama alla gente
che Lei è la vera scialuppa di salvezza ed il vero ancoraggio di vita.
Incastonata come perla preziosa in quello stupendo scenario di natura,
questo simbolo lasciato un dì lontano, come pegno d’Amore, dai
Missionari della Passione, ripete ai viandanti, oggi, come sempre, che
la Croce è segno di Amore, che la Croce è segno di Vita, che la Croce
è segno di Vittoria.