Convento
dei Passionisti di Napoli
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![]() La tremenda pestilenza che colpì la città di Napoli nel 1656 decimò la comunità, ed il terremoto del 1688 danneggiò gravemente casa e chiesa. La chiesa fu terminata e consacrata il 20 ottobre del 1724 da Antonio Sanfelice vescovo di Nardò. Nel periodo napoleonico 1805-1820, con la repubblica napoletana e il regno di Gioacchino Murat, la tempesta si abbatté sul Convento dei Monti. I Pii Operai furono espulsi, convento e chiesa saccheggiati e trasformata in sede di comandi militari e per decenni soggetta a profanazione. Nel 1898 ad opera del pio operaio Antonio Campanile cominciarono i contatti con i Passionisti che presero possesso del convento il 24 marzo del 1900. Il 14 maggio del 1606, festa della Pentecoste, P. Carlo Carafa insieme con i suoi confratelli celebrò la prima Messa nella chiesa della Madonna dei Monti. Il quadro di Maria Regina degli Apostoli è opera del pittore Girolamo Arena. Esso rappresenta l'immagine della Madonna che siede su tre monti, tra gli Apostoli Pietro e Paolo, e il Bambino che tiene in mano il mondo. Da quel lontano lunedì di Pentecoste i Monti da luogo dove si nascondevano briganti e ladri divenne luogo di spiritualità, ed ancora oggi la tradizione vuole in questo giorno numerosi fedeli si recano a venerare la Vergine. |