INTRODUZIONE
dell'AUTORE Stefano Pompilio C.P.
Ecco una nuova biografìa.
È la storia di un giovane che, affascinato dalla Madre
celeste, percorre un itinerario di perfezione senza
soste, in pienezza di luce, secondo le beatitudini
evangeliche.
Si chiama Grimoaldo Santamaria "Beatificato"
da Giovanni Paolo II il 29 gennaio 1995.
Il novello Beato, per tanti forse ancora ignoto, si
rivela un giovane stupendo che conquide per la
semplicità della sua vita unita a una singolare
grandezza inferiore. La sua figura umana e spirituale,
anche se lontana nel tempo di quasi novant'anni, è
assai vicina a noi. Direi è attuale e proponibile anche
oggi, specie ai giovani. Il suo cammino interiore
stupisce: è una "corsa" verso le vette della
santità e si snoda sul paradigma del Vangelo, che è
sempre vivo e contemporaneo di ogni uomo. I santi non
invecchiano mai. Sì, perché sono l'incarnazione nella
storia di una ricchezza divina, di un messaggio perenne
- quello della buona novella - che travalica le barriere
anguste del tempo e dello spazio.
È proprio la forza del Vangelo, vissuto nella sua
radicalità, che ci fa ammirare nel giovane Santamaria
una freschezza spirituale e una generosità di donazione
a Cristo che si impone anche oggi, come lo sarà domani.
La sua testimonianza, che si perde nella luce
dell'Immacolata, è quasi una sorpresa: appassiona e
suscita simpatia, perché presenta un tipo di santità
semplice, ordinaria - anche se forte - e accessibile a
tutti.
Il suo cammino spirituale di fanciullo e di giovane è
senz'altro ammirevole per il costante impegno religioso,
anche se a volte richiese da lui sforzi eroici.
Ma è interessante notare che 'e stato sostenuto da
una parrocchia molto fervente e attiva, che gli ha
offerto le condizioni ambientali e gli aiuti spirituali
necessari. Così la sua crescita nell'intimità con Dio
è proseguita incessante.
La comunione con la Madonna poi ha accelerato in lui il
lavorio mirabile della grazia, così discreta, ma anche
tanto pronta a cogliere, pur tra le vicende consuete
della vita di ogni giorno, le aspirazioni di un'anima
assetata di santità.
La vita intemerata e tutta tesa verso Dio trascorsa
in famiglia e nel paese nativo, definisce nel giovane
Santamaria già una personalità spirituale matura,
aperta all'azione dello Spirito Santo; ed è il
"preludio" di quell'ardore di perfezione che
lo qualificherà anche tra i Passionisti. Paliano e
Ceccano furono i due conventi testimoni delle ascensioni
della sua anima totalmente orientata a Dio e profumata
da Maria.
La sua vita religiosa fu una risposta gioiosa a Dio,
cercato e amato appassionatamente con la fedeltà ai
voti, secondo il carisma dell'Istituto abbracciato,
allora particolarmente austero.
Se vogliamo una sua connotazione più precisa,
diciamo in breve:
Grimoaldo Santamaria da passionista visse e morì
tuffato nel mistero del Calvario. Però il 'segreto' di
tutto il suo lavorio nascosto, fatto di distacco,
preghiera e di osservanza perfetta della Regola
passionista, fu Maria.
La Madonna fece rivivere in lui, in appena tre anni e
mezzo di vita religiosa, dinanzi ai confratelli "un
novello san Gabriele dell'Addolorata"
È necessario precisare, infine, che in Ferdinando
Santamaria, nel passaggio da "laico" a
"consacrato", non ci sono salti o cambiamenti
notevoli, se non la nuova "disciplina"
religiosa in cui egli si inserisce adeguandovisi
perfettamente.
Sotto questo aspetto il suo appare un unico cammino
fatto di pratica di virtù concrete - che prosegue il
suo corso radioso senza soste fino al pieno meriggio,
quando mostra tutta la sua magnificenza.
Quali i criteri seguiti nella compilazione?
La fonte principale a cui abbiamo attinto sono stati
i Processi per la Canonizzazione, che, con le varie
testimonianze, offrono quanto di più importante e
documentato si possa desiderare sulla vita del beato
Santamaria. Il nostro è stato, perciò, un lavoro
paziente di ricerca per raccogliere, ricostruire e poi
presentare nel modo più obiettivo possibile, la
"figura" del Beato.
Non solo la condotta esterna, quindi, anch'essa
importante, perché lascia trapelare sempre
"qualcosa" di intimo e profondamente sentito;
ma, più ancora, il singolare cammino spirituale della
sua anima. Così insieme al profilo biografico,
intessuto degli episodi storici della vicenda umana del
Beato, abbiamo dato ampio spazio anche alla sua vita
interiore, sottolineandone gli aspetti più qualificanti
che lo ritraggono nella sua vera dimensione: un'anima
mariana, donata totalmente all'amore di Dio nella
radicalita' del Vangelo, vissuto poi, da religioso,
secondo il carisma di san Paolo della Croce.
Dalle testimonianze emergono, in particolare, alcuni
tratti della fisionomia spirituale del Nostro che non si
possono sorvolare: sono proprio essi che giustificano
certe sue scelte e il suo stile di vita (come il
raccoglimento, il gusto per la preghiera, la
penitenza...), all'apparenza incomprensibili
specialmente in un ragazzo; ma, se visti in profondità,
rientrano invece nella logica evangelica e sono
decisamente una chiamata dello Spirito per un cammino
speciale di perfezione.
Ai Lettori il più fervido augurio per un incontro
proficuo spirituale con il beato Grimoaldo Santamaria!
L'Autore
|